Accordo in extremis

Revocato lo sciopero della raccolta dei rifiuti

Niente provvedimenti per coloro che - non sapendo della revoca - hanno comunque aderito

Revocato lo sciopero della raccolta dei rifiuti

L’accordo è stato trovato in extremis, scongiurando lo sciopero. La protesta annunciata per oggi, mercoledì 10 dicembre 2025, dalle sigle sindacali per i servizi di raccolta rifiuti e di igiene urbana è stato revocato.

Sciopero rifiuti revocato

Nella notte è infatti stata trovata un’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale del lavoro del settore che prevede un aumento salariale significativo, pari a 307 euro.

Lo hanno annunciato Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel che insieme alle associazioni datoriali hanno anche concordato, come spiegato in una nota ufficiale, che vista la tempistica i dipendenti che non sono stati raggiunti dalla notizia di revoca dello sciopero e che nelle prime ore della giornata hanno aderito allo sciopero, non saranno raggiunti da provvedimenti disciplinari. A

“Le aziende – si legge nel comunicato – potranno valutare, su richiesta, la copertura dell’assenza con ferie o permessi retribuiti spettanti al lavoratore”.

Cosa prevede il nuovo contratto

L’intesa prevede un aumento salariale di 307 euro così ripartiti:

  • 47 euro: valore contrattuale riforma parziale della classificazione
  • 250 euro: aumento del Tec (Trattamento economico complessivo)
  • 217 euro: aumento Tem (Trattamento economico minimo al 3A suddiviso in cinque tranche: 15 euro a partire dal 1 luglio 2025, 86 euro dal 1 gennaio 2026, 40 euro dal primo agosto 2027 e 40 euro dal 1 dicembre 2027)
  • 18 euro: aumento produttività contrattuale (Erap)
  • 15 euro di welfare contrattuale
  • 10 euro: valore contrattuale di 10 ore di Rol per gli assunti dal 1 gennaio 2017.
  • A copertura dell’anno 2025 è stata pattuita una una tantum di 100 euro.

Rimane invece confermato lo sciopero generale previsto per venerdì 12 dicembre 2025 e organizzato dalla Cgil.