Giovedì 26 tutti aperti

Revocato lo sciopero dei benzinai: oggi giovedì 26 gennaio di nuovo tutti aperti

La nota dei sindacati: "Lo facciamo per i cittadini, non per il Governo"

Revocato lo sciopero dei benzinai: oggi giovedì 26 gennaio di nuovo tutti aperti
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"Lo facciamo per gli automobilisti, non per il Governo". Così le associazioni di categoria dei benzinai hanno annunciato nel pomeriggio di mercoledì 25 gennaio 2023 la fine dello sciopero. Giovedì 26 gennaio, dunque, sarà di nuovo possibile fare rifornimento.

Sciopero dei benzinai revocato

Già una parte dei benzinai (quelli afferenti alla Faib Confesercenti) aveva annunciato il "dimezzamento" della protesta, e dopo le divisioni di ieri si sono accodati anche Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio.

"Il secondo giorno di sciopero lo revochiamo a favore degli automobilisti, non certo per l'Esecutivo. Pur riconoscendo di aver potuto interloquire in maniera costruttiva con il ministero che si è speso per diventare interlocutore propositivo, l'incontro ha confermato il persistere di molte criticità".

"Anche quest'ultimo ennesimo tentativo di rimediare a una situazione ormai logora, non è riuscito a evidenziare alcun elemento di concretezza che possa consentire anche solo di immaginare interventi sui gravissimi problemi del settore e di contenimento strutturale dei prezzi".

Ma non c'è da sorridere

Non c'è dunque da sorridere, nonostante la riapertura. Soprattutto perché - come si legge tra le righe - i prezzi rimarranno alti, molto alti. Anche perché il Governo non tornerà indietro sul ripristino delle accise che erano state tagliate dall'Esecutivo di Mario Draghi producendo uno sconto di 30,5 centesimi al litro.

Qualche perplessità

Ci si perdoni, ad ogni modo, qualche perplessità. Perché alla fine questo sciopero è stato più che altro una battaglia di principio, con i benzinai arrabbiati perché il Governo ha dato loro la responsabilità sull'incremento dei prezzi e l'Esecutivo che ha ridotto in qualche modo le sanzioni per chi non rispetterà l'obbligo di apporre i cartelli con il prezzo medio (settimanale e non giornaliero). Ma alla fine per gli utenti non cambierà nulla, i prezzi rimarranno molto alti.

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