DIETRO LE QUINTE

Retroscena dal Conclave: Parolin ha "dirottato" i voti a suo favore su Prevost

Il Segretario di Stato è entrato nella Sistina da Papa e ne è uscito Cardinale, ma ora probabilmente manterrà la sua carica

Retroscena dal Conclave: Parolin ha "dirottato" i voti a suo favore su Prevost
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Il vecchio proverbio in questa occasione è stato rispettato in pieno. Peccato solo che abbia avuto come protagonista un italiano.

Perché davvero, e non c'è possibilità di smentita, il Segretario di Stato Pietro Parolin è entrato nel Conclave da Papa (favoritissimo nei pronostici e con una dote consistente di voti) e ne è uscito da Cardinale.

E dopo la fumata di ieri nel tardo pomeriggio, con il passare delle ore (nonostante il segreto d'ufficio che accompagnerebbe il Conclave e vincolerebbe i suoi partecipanti) stanno emergendo tanti particolari che vanno in questa direzione e raccontano di un "passo indietro" di Parolin.

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Il percorso di Parolin, da Papa a Cardinale

Nonostante segreti o presunti tali, anche l'andamento del Conclave entrerà dunque nella storia.

Perché Parolin da Papa c'era entrato davvero. Salvo poi iniziare a guardarsi attorno e a cercare voti che però rispetto all'inizio non arrivavano.

Il Cardinale e Segretario di Stato Piero Parolin

C'è chi assicura che Parolin avesse tra i 40 e i 50 voti. E tali sono rimasti perché i voti dei porporati nordamericani sono andati subito verso Prevost.

E così pure quelli dei cardinali africani francofoni (il nuovo Papa ha origini francesi) e dei conservatori.

La decisione del "grande gesto" per non andare alla conta...

Ecco allora perché poi quei voti più che diminuiti sono "evaporati" di fronte al "grande gesto", al passo indietro del favorito della vigilia che, piuttosto che andare a una conta che si sarebbe rivelata con tutta probabilità un "bagno di sangue", ha convogliato i propri voti su Prevost.

Mossa doppiamente arguta che non solo gli è valsa la presenza al fianco del nuovo Papa durante la benedizione Urbi et Orbi di ieri sera, ma salvo clamorosi colpi di scena, gli dovrebbe valere anche la riconferma come Segretario di Stato, carica decaduta con la morte di Papa Francesco.

Perché ha "sfondato" Prevost

Ma al di là delle dinamiche "geografiche" con annesse simpatie più o meno dichiarate, come e perché Prevost ha guadagnato via via punti e consenso durante il Conclave?

Sembra acclarato che un peso fondamentale l'abbiano avuto le grandi doti di mediazione dimostrate nell'ultimo Sinodo dove ha messo d'accordo i vescovi conservatori e quelli più riformisti tedeschi.

Ma non solo. Anche le prese di posizione contro Donald Trump hanno avuto il loro peso, in particolare bollando come "criminale" la scelta della Casa Bianca di cancellare oltre il 90% di aiuti internazionali gestiti dall'Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale.

Le altre curiosità... il no a Pizzaballa, la frenesia nelle ambasciate filippine

Vanno così in archivio anche altre curiosità. Una "politica", ma l'altra un po' più di cronaca e di "colore".

Riguardo la prima, il venir meno della candidatura di Pierbattista Pizzaballa. 

Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa
Il Cardinale Pierbattista Pizzaballa

Cardinale dal 2023, 60 anni, Patriarca di Gerusalemme e nativo di Cologno al Serio in provincia di Bergamo, a un certo punto risultava tra i favoriti.

Ma il suo nome è stato subito messo da parte non per mancata convinzione sulla sua figura, ma al contrario perché, dato il particolare momento storico e geopolitico, la Chiesa ritiene ancora e a maggior ragione fondamentale la sua presenza nella capitale di Israele.

Così come sono andate "naturalmente" in archivio quel tam tam di voci che ieri mattina avevano iniziato a rincorrersi segnalando una certa frenesia, per non dire un vero e proprio stato di allerta, in tutte le ambasciate delle Filippine nel mondo, segnale interpretato come inequivocabile che il nuovo Papa potesse "arrivare" da quel Paese, come ad esempio il Cardinale Tagle.

Il Cardinale Luis Antonio Tagle
Il Cardinale Luis Antonio Tagle

La mozzetta e il discorso scritto: la riscoperta e la novità del nuovo Papa

Papa Leone 14° nel suo presentarsi al balcone di piazza San Pietro nel frattempo è già passato alla storia per due novità.

La prima, la "riscoperta" della mozzetta, la mantellina rossa corta sopra la talare bianca che Papa Francesco "aveva mandato in pensione" lasciandola negli armadi.

Leone 14° con la mozzetta rossa
Leone 14° con la mozzetta rossa

La seconda è che il nuovo Papa è stato il primo, forse per l'emozione, forse per essere sicuro di esprimersi correttamente in italiano, a usare un discorso scritto, mentre finora tutti i suoi predecessori erano "andati a braccio".

Leone 14° con il testo del discorso scritto
Leone 14° con il testo del discorso scritto
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