natale in "giallo"

Regioni in bilico: ecco quali parametri sono già stati superati per la zona gialla

Lombardia, Veneto, Liguria, Marche e Calabria potrebbero presto cambiare colore.

Regioni in bilico: ecco quali parametri sono già stati superati per la zona gialla
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Il Friuli e la Provincia autonoma di Bolzano sono già in zona gialla, mentre altre Regioni ci si avvicinano pericolosamente e probabilmente passeranno il Natale in quella colorazione. Su tutte a rischiare maggiormente sono Lombardia, Marche, Liguria, Veneto e Calabria. A preoccupare sono i tassi di occupazione degli ospedali, che si avvicinano alla soglia critica.

Regioni in bilico: chi va verso il Natale in zona gialla

Il parametro dell'incidenza è ormai stato superato ampiamente da molti. Sono poche le regioni che stanno sotto la soglia dei 50 casi ogni 100.000 abitanti. Numero che se preso singolarmente porterebbe automaticamente in zona gialla (se poi fossero 150 si andrebbe direttamente in arancione o in rosso, con la discriminante delle presenze in ospedale). Ma per fortuna il Governo qualche tempo fa ha deciso di utilizzare anche i dati sull'occupazione di reparti e terapie intensive per i cambi di colore.

Vediamo allora come sono messe da questo punto di vista le regioni che rischiano.

I parametri attuali per il cambio di colore delle regioni

Ma quali sono in parametri che fanno scattare il cambio di colore?

Per passare da zona bianca a zona gialla possono verificarsi quattro possibili condizioni:

  1.  Se tre valori sono tutti fuori scala: i posti letto nelle terapie intensive superano il 10%, quelli nei reparti normali il 15%, inoltre si registrano 50 o più casi settimanali di nuovi contagi per 100mila abitanti;
  2.  Se si registrano 150 o più casi settimanali di nuovi contagi per 100mila abitanti, e si unisce in più un'altra condizione: o i posti letto nelle terapie intensive superano il 10%, oppure quelli nei reparti normali il 15%.
  3. Se si registrano occupati in terapia intensiva oltre il 20%.
  4. Se si registrano ospedalizzati oltre il 30%.

I dati

Lombardia:  i ricoveri nei reparti ordinari sono scesi di un punto percentuale negli ultimi giorni dal 14 al 13%, mentre le terapie intensive sono salite di un punto percentuale, dall'8 al 9%. Secondo i calcoli dell'esperto Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) - basate sui dati epidemiologici della Protezione civile e su quelli sull'occupazione negli ospedali forniti dall'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) - il rischio del superamento dei parametri è per il 14 dicembre.

C'è però un "ma". Come racconta Prima Milano, la Lombardia è corsa ai ripari programmando la riapertura dell'ospedale in Fiera. Così facendo si aumenterebbero i posti a disposizione per i malati Covid, abbassando di fatto le percentuali. Uno stratagemma che potrebbe permettere di rientrare ancora nei parametri da zona bianca, senza peraltro togliere posti ad altri degenti.

 Liguria:  Terapie intensive in leggera crescita, passate dall'11,5 al 12%, mentre la salita è più consistente nei reparti ordinari, passando dal 10 al 12%. Se il trend venisse confermato si passerebbe in giallo prima di Natale.

Veneto: il governatore Luca Zaia è stato chiaro: "Natale sarà in zona gialla".  L'occupazione delle terapie intensive è arrivata al 12%  mentre è salita dal 9,5 all'11% nei reparti ordinari

Calabria:  nei giorni scorsi era stata superata la soglia del 10% delle terapie intensive (arrivata all'11% circa). Il trend però si è leggermente invertito e a oggi il tasso di occupazione è al 9%. Supera invece la soglia del 15% il tasso di occupazione dei reparti ordinari, passato in pochi giorni dal 14,5% al 17%.

Marche: qui l'occupazione dei reparti di terapia intensiva  e degli ordinari è andata di pari passo, passando in pochi giorni dal 10,5 al 12%, con un trend che porterebbe la regione in giallo entro le festività.

Zona gialla, cosa cambia

Cosa cambia in termini di regole per le regioni che entrano in zona gialla? Vige l'obbligo di tenere la mascherina anche all'aperto.

Solo chi ha il Green pass "rafforzato" potrà:

  • Andare al bar e al ristorante al chiuso
  •  Andare in palestra e nelle piscine al chiuso
  • Andare al cinema e al teatro
  •  Salire sugli impianti da sci
  •  Entrare alle fiere e ai convegni;
  • Andare nei parchi di divertimento
  •  Andare alle terme.
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