in provincia di treviso

Raccolgono funghi e li mangiano: marito e moglie in fin di vita

Per una valutazione di commestibilità dei funghi spontanei raccolti, i cittadini possono portarli agli Ispettorati micologici delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS)

Raccolgono funghi e li mangiano: marito e moglie in fin di vita
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Sono attualmente ricoverati in Medicina d’urgenza con una grave insufficienza epatica: lottano per la vita due coniugi trevigiani, in seguito ad un avvelenamento da funghi che avevano raccolto in un prato cittadino qualche giorno prima.

In questa stagione gli episodi di gravi intossicazioni, in alcuni casi anche letali, sono numerosi: è bene far controllare tutti i funghi raccolti prima del loro consumo, anche se si ritiene di essere raccoglitori esperti.

Coppia trevigiana lotta per la vita dopo una grave intossicazione da funghi

Grave avvelenamento da funghi nella serata di martedì 14 novembre 2023, per due coniugi trevigiani che hanno consumato funghi da loro raccolti. Come racconta Prima Treviso, la coppia si è recata al Pronto Soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso con sintomi gastroenterici riconducibili a una sospetta intossicazione da consumo di funghi, poi confermata dai Tecnici delle Prevenzione Esperti Micologi dell’Ulss 2, prontamente allertati dal personale del PS. I.

Alla verifica macroscopica i Micologi hanno riconosciuto, tra le specie raccolte dalla coppia, alcuni esemplari di Lepiota di piccola taglia, specie velenoso-mortale per l’elevato contenuto di amatossine, responsabile di gravi intossicazioni e il cui consumo deve essere assolutamente evitato.

I precedenti

Nel maggio 2023, una famiglia partenopea è stata investita dalle gravi conseguenze di un avvelenamento da funghi raccolti nel bosco adiacente all’ospedale Monaldi di Napoli. Il bilancio è stato pesante: una donna di 92 anni è morta, altre quattro persone sono state ricoverate nell'ospedale Cardarelli di Napoli; due in terapia intensiva. Una svista costata carissima.

Nello stesso mese un altro dramma aveva investito un esperto di erbe: Stefano Bonacina, nel Lecchese. In questo caso il killer è stata un’erba, scambiata per tarassaco, rivelatasi invece velenosissima che ha condotto alla morte il 56enne dopo 2 giorni di agonia.

Scambia delle erbe velenose per tarassaco: muore avvelenato dopo 2 giorni di agonia
Stefano Bonacina

I controlli

Ogni anno si registrano in Italia migliaia di casi di intossicazione e almeno una decina di decessi determinati da funghi tossici. Per una valutazione di commestibilità dei funghi spontanei raccolti, i cittadini possono portarli agli Ispettorati micologici delle Agenzie di Tutela della Salute (ATS). L’unico modo per stabilire la commestibilità di un fungo è quello di determinarne la specie di appartenenza e solo un esperto Micologo è in grado di riconoscerla basandosi sulle proprie conoscenze scientifiche e morfobotaniche. Se non si è esperti, il rischio di confondere i funghi commestibili con quelli velenosi è estremamente alto.

Ogni regione d’Italia offre questo genere di servizio a cui è consigliato fare riferimento prima di consumare quanto raccolto.

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