Quaranta bambini si sentono male contemporaneamente, chiude la scuola elementare

Quaranta bambini che si sentono male contemporaneamente con gli stessi sintomi, in particolare nausea e mal di testa. E così il sindaco decide di chiudere la scuola. Succede a Ronco dell'Adige in provincia di Verona, dove i malesseri di un nutrito gruppo di studenti  sono diventati un giallo.

Quaranta bambini si sentono male contemporaneamente a scuola

A scuola, si sa, i bambini si ammalano più facilmente. Vuoi l'età, vuoi il contatto prolungato, vuoi l'ambiente riscaldato che facilita la propagazione di virus e batteri. E chi ha bambini in età scolastica ne è consapevole. Ma quello che è successo nel piccolo centro di Ronco dell'Adige, seimila abitanti in provincia di Verona, è piuttosto sospetto.

Sì, perché un conto è un malessere che colpisce un ristretto gruppo, un altro è se quaranta alunni di un solo istituto presentano all'improvviso gli stessi sintomi.

Cosa è successo alla scuola di Ronco dell'Adige

E' successo tutto in poche ore. Quaranta studenti - in seguito anche due insegnanti - hanno  iniziato ad accusare contemporaneamente nausea e mal di testa. Una situazione che ha creato parecchio allarme soprattutto quando, tra i bambini, anche un alunno con patologia congenita ha iniziato a non star bene.

Per lui è stata immediatamente chiamata un'ambulanza, che ha assistito il bambino e che ha dato alcuni pratici consigli sul momento. Gli infermieri del Suem 118 hanno, infatti, riferito agli insegnanti di far arieggiare il più possibile tutte le aule della scuola, in modo da far entrare aria fresca e pulita.

I genitori degli studenti sono stati subito avvertiti e molti hanno fatto ritorno nelle proprie abitazioni. Fortunatamente nessuno è stato ricoverato in ospedale, ma diversi sospetti sono sorti sulle cause di questo malessere di gruppo.

Quali potrebbero essere state le cause?

Un virus influenzale o qualche fuga di gas all'interno della scuola? Di ipotesi sulle cause che hanno scatenato il malessere ce ne sono state parecchie.

Tuttavia, una possibile intossicazione da monossido di carbonio è stata fin da subito esclusa, dati i primi controlli effettuati in loco. Anche la caldaia non ha mostrato segni di disfunzione.

Altro grande interrogativo che è sorto riguarda il tipo di detersivi utilizzati dalle imprese di pulizia e una possibile scarsa salubrità dell'acqua dei rubinetti, riconducibili al funzionamento dell'acquedotto. Su questo si avranno maggiori risposte lunedì 15 gennaio 2024, quando verranno condotti esami specifici.

La scuola chiude

Insomma, cosa abbia fatto stare male questi poveri bambini non si è ancora scoperto, ma per precauzione il sindaco Davide Vesentini ha ordinato la chiusura della scuola sino a martedì 16 gennaio 2024.   Un arco di tempo che sarà dedicato a tutti gli accertamenti del caso per scoprire cosa c'è dietro a questo "giallo" di inizio anno.

Gli esami verranno svolti, in particolare, dal personale dello Spisal dell'Ulss 9 Scaligera, che si occuperà dell'ispezione di aule, corridoi e servigi igienici.