Il Natale arriva, diminuiscono i giorni dal periodo forse più atteso dagli italiani, ma a non diminuire sono i prezzi. Anzi.
E c’è chi ha qualche preoccupazione in più in vista del 25 dicembre.
Come ad esempio in Lombardia dove le famiglie si preparano alle feste con un portafogli più leggero: per il pranzo o il cenone del 25 dicembre si superano facilmente i 120 euro a tavola, ben sopra la media nazionale, che si ferma tra 111 e 117 euro.

Lombardia, Natale bello sì, ma quanto mi costi
Secondo Codici Lombardia, nella regione, tra Milano e le altre province, si continuerà a spendere più del resto d’Italia nonostante un’inflazione più contenuta.
Il motivo? A spiegarlo il segretario regionale dell’associazione, Davide Zanon:

“Costo della vita elevato, prodotti DOP e IGP molto diffusi, e la tendenza ad acquistare marchi premium incidono e non poco sul carrello della spesa dei consumatori lombardi”.
I rincari più pesanti: dolci, addobbi e bollicine

Ecco allora che con l’inizio del mese di dicembre e il conto alla rovescia della corsa agli acquisti alimentari e gastronomici, l’associazione dei consumatori ha segnalato aumenti significativi in diverse categorie tipiche delle festività:

-
Dolci al cioccolato e confezioni regalo: +6–10%, con il rialzo più critico, spinto dalla lunga crisi del cacao.
-
Alberi di Natale e addobbi: +5–8%, qui dopo i forti aumenti degli anni scorsi, i prezzi continuano a salire anche nel 2025.
-
Panettoni e pandori: +3–5% con aumenti più marcati per le versioni artigianali e premium.
-
Spumante, Prosecco e Franciacorta: +3–5%, un settore molto sensibile ai costi delle materie prime.
-
Gastronomie e piatti pronti: +4–8%, una tendenza in crescita soprattutto nelle aree urbane.
Una fotografia su merci e prodotti commentata così da Zanon:
“I prezzi non stanno rientrando. Anche con un’inflazione in rallentamento, non vediamo un vero calo. È fondamentale vigilare sulle possibili speculazioni e invitare i consumatori a fare acquisti consapevoli”.
Come risparmiare: i consigli per gli acquisti
Come già per altre occasioni, l’associazione propone dunque una serie di “strategie” per “difendersi” dai rincari natalizi:
-
Confrontare i prezzi tra più supermercati: le differenze possono arrivare al 20–30%.
-
Scegliere linee base o marchi del distributore per panettoni e prodotti tipici: qualità simile e risparmio garantito.
-
Comprare dolci al cioccolato in anticipo: previsti nuovi aumenti proprio in questo mese di dicembre.
-
Evitare gli addobbi last minute: molto più convenienti acquistarli fuori stagione e per tempo.
-
Chiedere preventivi alle gastronomie, dove i prezzi variano sensibilmente.
Un Natale che pesa più degli indicatori, il monitoraggio dell’associazione
Codici conta di monitorare la situazione allertando i consumatori e nel caso segnalando anomalie sui prezzi:
“Il Natale resta un appuntamento irrinunciabile per migliaia di famiglie, ma i rincari rischiano di pesare più di quanto dicano gli indicatori economici. Continueremo a monitorare i prezzi per tutelare le famiglie lombarde”.