Curiosità

Quando il Ponte sullo Stretto di Messina fu costruito... da Paperon de' Paperoni

Era il 1982 e Topolino dedicava una storia al progetto del viadotto: una competizione tra lo Zione e Rockerduck, che finirà malissimo...

Quando il Ponte sullo Stretto di Messina fu costruito... da Paperon de' Paperoni
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Il Ponte sullo Stretto di Messina è argomento di grande attualità. Non solo perché è uno degli obiettivi dichiarati del Governo Meloni, ma anche perché di recente (alla fine di marzo) è stato definitivamente approvato e perché pochi giorni dopo è già saltato fuori il primo inghippo. Sì, perché a fronte di una spesa calcolata inizialmente sui dieci miliardi di euro, in realtà ne servirebbero quasi 14. Soldi che -  come scritto in un allegato del Def (il Documento di economia e finanza del Governo) - al momento non ci sono.

Il Ponte sullo Stretto di Messina progettato da Paperon de' Paperoni

Insomma, un bel grattacapo per il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Un problema che probabilmente non avrebbe qualcuno che il Ponte sullo Stretto lo ha progettato (e realizzato) già... sulla carta. Sì, perché di carta effettivamente si tratta. Non saranno molti a ricordare come il tanto dibattuto viadotto fu progettato nientemeno che da... Paperon de' Paperoni (ma la realizzazione gli fu rubata dal nemico Rockerduck).

Sì, era il 3 ottobre 1982 e Topolino dedicava il numero 1401 (venduto in edicola a 700 lire) proprio al Ponte, con una storia dal titolo "Zio Paperone e il ponte di Messina”.

Scritta da Elisa Penna e Giorgio Pezzin con le illustrazioni del fumettista Giorgio Cavazzano, la storia vede Paperone e l'acerrimo rivale Rockerduck sfidarsi proprio per la realizzazione del Ponte sullo Stretto.

La storia di Paperone e del Ponte sullo Stretto

Siamo nel 1982 a Paperopoli e lo Zione, durante una delle sue "visite" a casa di Paperino, si imbatte in un programma televisivo che stanno guardando i nipotini Qui, Quo e Qua. In tv c'è tale Lessner, un esploratore  protagonista di una puntata del programma “Il pericolo è il suo mestiere” durante il quale cercherà di attraversare lo Stretto su un ferryboat di linea il primo agosto. Ma in coda ci sono più di 12mila persone in partenza per le ferie e l’impresa finirà malissimo.

Inizia in casa una discussione in cui uno dei nipotini spiega a Paperone che c'è chi pensa a costruire un ponte sullo Stretto di Messina ma che l'impresa è quasi impossibile. A quel punto lo zio, fiutato l'affare, parte in quarta, partecipa a un concorso indetto dallo Stato italiano e si impegna a presentare entro 6 mesi il progetto risolutivo.

Si progetti ce n'erano parecchi, alcuni molto strampalati (d'altronde stiamo parlando di una storia di fantasia...), e anche Paperone si mette all'opera con i suoi tecnici. Ne nascono alcune soluzioni bizzarre: un ponte a un'unica campata che non regge il peso di un camion, un viadotto appeso a enormi palloni aerostatici, anche un tunnel sotterraneo e una galleria di gomma.

Paperone decide allora di fare da sé, e si reca in Sicilia dove incontra un allevatore di coralli "speciali", che gli darà l'idea vincente: un ponte di corallo, ecologico, solido ed economico.

"Basterà disporre opportunamente i coralli e questi uniranno le due coste con una barriera corallina solida, ecologica e soprattutto economica! I coralli cresceranno da soli e, in caso di terremoti, penseranno da soli a riparare i danni!".

Rockerduck e gli imprevisti

Ma zio Paperone non aveva fatto i conti con il suo acerrimo nemico, il miliardario Rockerduck, che riuscirà a soffiargli l'idea e a costruire il ponte, rubandogli la scena.

Ma come al solito finirà con il papero rivale a mangiarsi il cappello. Sì, perché i turisti prenderanno d'assalto il ponte rubandone i pezzi come souvenir...

 

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