flessione complessiva

Qualità della vita 2025: si vive bene solo in 60 città su 107, Milano rimane al primo posto

Sul podio la affiancano Bolzano e Bologna. Crescono le realtà medie come Lucca mentre arranca il sud, Caltanissetta ultima classificata

Qualità della vita 2025: si vive bene solo in 60 città su 107, Milano rimane al primo posto

L’edizione 2025 della Classifica della Qualità della Vita, elaborata da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma, restituisce un’Italia che peggiora leggermente, ma allo stesso tempo si mostra meno polarizzata rispetto al passato.

La media generale perde 30 punti rispetto al 2024, segnale di una flessione complessiva, ma la forbice tra vertici e fondo della graduatoria tende a ridursi: la qualità della vita sembra infatti concentrarsi in una fascia intermedia più ampia, senza picchi estremi.

Qualità della vita 2025, Milano ancora prima

In questo scenario si conferma il dominio di Milano, ancora al primo posto grazie alla dotazione di servizi, alla ricchezza diffusa, alla gestione delle infrastrutture e alla vitalità del tessuto produttivo.

L’ombra, tuttavia, rimane quella della sicurezza: il capoluogo lombardo è di nuovo ultimo per numero di reati e denunce, restando la città percepita come meno sicura d’Italia.

Sul podio la affiancano Bolzano, stabile al secondo posto, e Bologna che conquista la terza posizione, segno di un avanzamento costante nella qualità dei servizi e del contesto urbano. Firenze e Monza Brianza completano un quadro in cui il Nord mantiene saldamente le sue posizioni migliori.

Solo 60 città su 107 hanno una buona qualità

Non si tratta però di un’Italia immobile. La novità più significativa arriva dalle città intermedie. Lucca compie un balzo straordinario di 27 posizioni, mentre Rimini e Ascoli Piceno si inseriscono con forza nella parte alta della classifica.

Al contrario, alcune realtà tradizionalmente solide arretrano in modo brusco: Gorizia scende di 26 posizioni e Pordenone passa dalla nona alla ventitreesima.

La fotografia generale mostra che soltanto 60 delle 107 province italiane possono vantare una qualità della vita definita buona o accettabile, un numero inferiore rispetto agli anni precedenti. Il Nord e il Centro rimangono le aree più performanti, pur con un lieve rallentamento nel Nord-Ovest, mentre il Sud continua a soffrire.

Arranca il Sud, Caltanissetta all’ultimo posto

Nel Mezzogiorno migliorano territori come Cagliari e Lecce, un tempo considerati incapaci di compiere avanzamenti significativi. Tuttavia, queste eccezioni non bastano a colmare il divario strutturale.

Anche nel 2025, solo L’Aquila riesce a entrare nel gruppo delle province con qualità della vita accettabile, un risultato più debole rispetto allo scorso anno.

All’estremo opposto della graduatoria la situazione rimane quasi invariata. Caltanissetta si conferma ultima seguita da Crotone, che scivola ancora più in basso rispetto al 2024, e da Reggio Calabria, che pur guadagnando un posto resta in fondo.

Anche Foggia e Agrigento si collocano tra le province con i livelli più bassi di vivibilità, delineando un Sud interno e insulare ancora attraversato da fragilità profonde.

La classifica completa con tutte le 107 province

Nella colonna “variazione” potete vedere se ogni città è salita oppure scesa rispetto all’anno scorso e anche di quante posizioni:

 Posizione  Nome  Variazione  Regione  Punteggio
1 Milano             – Lombardia 1000
2 Bolzano             – Trentino-Alto Adige 984
3 Bologna 01 ▲ Emilia-Romagna 915
4 Firenze 04 ▲ Toscana 892
5 Monza e della Brianza 02 ▼ Lombardia 890
6 Trento 01 ▼ Trentino-Alto Adige 885
7 Padova 01 ▼ Veneto 867
8 Verona 01 ▼ Veneto 838
9 Parma 01 ▲ Emilia-Romagna 815
10 Reggio Emilia 09 ▲ Emilia-Romagna 814
11 Modena 06 ▲ Emilia-Romagna 810
12 Rimini 21 ▲ Emilia-Romagna 807
13 Forlì-Cesena 03 ▲ Emilia-Romagna 799
14 Ravenna 03 ▼ Emilia-Romagna 791
15 Ascoli Piceno 25 ▲ Marche 784
16 Bergamo 01 ▼ Lombardia 777
17 Treviso 04 ▼ Veneto 776
18 Siena 11 ▲ Toscana 774
19 Trieste 05 ▼ Friuli-Venezia Giulia 770
20 Brescia 08 ▼ Lombardia 765
21 Prato 18 ▲ Toscana 741
22 Lecco 10 ▲ Lombardia 737
23 Pordenone 14 ▼ Friuli-Venezia Giulia 730
24 Pisa 10 ▲ Toscana 730
25 Udine 07 ▼ Friuli-Venezia Giulia 727
26 Torino 03 ▼ Piemonte 725
27 Aosta 05 ▼ Valle d’Aosta 711
28 Vicenza 15 ▼ Veneto 709
29 Roma 05 ▼ Lazio 700
30 Macerata 06 ▲ Marche 695
31 Lucca 27 ▲ Toscana 693
32 Piacenza 14 ▲ Emilia-Romagna 688
33 Mantova 02 ▼ Lombardia 684
34 Venezia 14 ▼ Veneto 681
35 Pesaro E Urbino 12 ▲ Marche 680
36 Ferrara 09 ▼ Emilia-Romagna 667
37 Ancona 07 ▼ Marche 667
38 Livorno 15 ▼ Toscana 659
39 Cremona 14 ▼ Lombardia 657
40 Perugia 12 ▲ Umbria 654
41 Cuneo 13 ▼ Piemonte 652
42 Como           – Lombardia 641
43 Varese 02 ▼ Lombardia 639
44 Sondrio 06 ▲ Lombardia 629
45 Terni 17 ▲ Umbria 625
46 La Spezia 10 ▲ Liguria 622
47 Arezzo 12 ▲ Toscana 619
48 Fermo 04 ▼ Marche 613
49 Grosseto 15 ▲ Toscana 609
50 Lodi 01 ▼ Lombardia 609
51 Verbano-Cusio-Ossola 06 ▼ Piemonte 583
52 Gorizia 26 ▼ Friuli-Venezia Giulia 579
53 Rovigo 02 ▼ Veneto 560
54 Novara 17 ▼ Piemonte 558
55 Genova 12 ▼ Liguria 553
56 L’Aquila 13 ▲ Abruzzo 552
57 Pistoia 02 ▼ Toscana 542
58 Pavia 08 ▼ Lombardia 533
59 Massa-Carrara 02 ▲ Toscana 532
60 Belluno 25 ▼ Veneto 531
61 Savona 02 ▲ Liguria 525
62 Pescara 08 ▼ Abruzzo 517
63 Imperia 10 ▲ Liguria 490
64 Chieti 02 ▲ Abruzzo 486
65 Biella 17 ▼ Piemonte 485
66 Bari 05 ▲ Puglia 456
67 Cagliari 01 ▼ Sardegna 456
68 Viterbo 08 ▲ Lazio 450
69 Vercelli 09 ▼ Piemonte 448
70 Asti 05 ▼ Piemonte 435
71 Teramo 14 ▼ Abruzzo 417
72 Isernia 08 ▲ Molise 406
73 Potenza 02 ▲ Basilicata 397
74 Rieti 07 ▲ Lazio 396
75 Matera 08 ▼ Basilicata 396
76 Sassari 08 ▲ Sardegna 386
77 Avellino 05 ▲ Campania 377
78 Ragusa 09 ▲ Sicilia 368
79 Campobasso 05 ▼ Molise 360
80 Alessandria 10 ▼ Piemonte 358
81 Salerno 04 ▲ Campania 350
82 Lecce 03 ▼ Puglia 346
83 Frosinone 11 ▼ Lazio 339
84 Nuoro 07 ▼ Sardegna 338
85 Latina 07 ▼ Lazio 310
86 Benevento 03 ▼ Campania 290
87 Oristano 02 ▲ Sardegna 282
88 Barletta-Andria-Trani 02 ▼ Puglia 280
89 Brindisi 02 ▲ Puglia 254
90 Messina 13 ▲ Sicilia 209
91 Trapani 01 ▲ Sicilia 207
92 Catanzaro 02 ▼ Calabria 204
93 Caserta 05 ▼ Campania 199
94 Cosenza 10 ▲ Calabria 180
95 Sud Sardegna 01 ▲ Sardegna 170
96 Enna 01 ▲ Sicilia 170
97 Vibo Valentia 03 ▼ Calabria 155
98 Napoli 03 ▼ Campania 138
99 Palermo 01 ▲ Sicilia 119
100 Catania 02 ▼ Sicilia 117
101 Taranto 02 ▼ Puglia 114
102 Siracusa            – Sicilia 110
103 Agrigento 02 ▼ Sicilia 91
104 Foggia 11 ▼ Puglia 79
105 Reggio Calabria 01 ▲ Calabria 75
106 Crotone 05 ▼ Calabria 60
107 Caltanissetta            – Sicilia 0

 

In cosa consiste lo studio

Lo studio è articolato in nove aree tematiche che includono affari, lavoro, ambiente, istruzione, popolazione, sicurezza, reddito, salute e cultura ed evidenzia un’Italia complessa e sfaccettata.

Bolzano, ad esempio, si distingue non solo nel quadro generale ma anche per qualità ambientale e dinamismo demografico. Ancona afferma il suo ruolo di polo sanitario di riferimento mentre Bologna guida ancora una volta la classifica su istruzione e formazione.

Nel turismo e nella cultura emergono province capaci di valorizzare le proprie risorse da Trieste a Rimini fino a Roma e Livorno. L’Italia del 2025 è dunque un Paese che mostra segnali di riequilibrio, ma anche una crescente fragilità diffusa.

Migliorano le realtà di media grandezza

La qualità della vita si concentra sempre più nella parte centrale della classifica, mentre gli estremi si riducono senza che ciò significhi una reale convergenza. Il Nord continua a correre, il Centro recupera lentamente, il Sud riduce le cadute più profonde ma non accorcia davvero la distanza.

In questo contesto sono le città medie a incarnare il vero fermento, ricordando che la competitività territoriale non è più appannaggio esclusivo dei grandi capoluoghi.