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Qualità della vita 2024: per la prima volta Bergamo regina. Il (bel) primato di Firenze

Seconda Trento, terza Bolzano. Fanalino di coda Reggio Calabria, simbolo di una disparità territoriale evidente, con le province del Mezzogiorno che occupano le ultime 25 posizioni

Qualità della vita 2024: per la prima volta Bergamo regina. Il (bel) primato di Firenze
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Bergamo, che nel 2023 si era classificata quinta, raggiunge invece la vetta nell’edizione 2024 dell’Indagine sulla Qualità della Vita del Sole 24 Ore. Questo studio annuale, avviato nel 1990, misura il benessere nelle province italiane attraverso 90 indicatori certificati suddivisi in sei aree tematiche: ricchezza e consumi, affari e lavoro, ambiente e servizi, demografia, società e salute, giustizia e sicurezza, e cultura e tempo libero.

 

trento
Trento

Sul podio insieme a Bergamo troviamo due veterane: Trento, seconda, e Bolzano, terza. Al contrario, l’ultima posizione è occupata da Reggio Calabria, simbolo di una disparità territoriale evidente, con le province del Mezzogiorno che occupano le ultime 25 posizioni della classifica.

Il verde di Bolzano

Qualità della Vita del Sole 24 ore, classifica completa

1 Bergamo
2 Trento
3 Bolzano
4 Monza-Brianza
5 Cremona
6 Udine
7 Verona
8 Vicenza
9 Bologna
10 Ascoli Piceno
11 Como
12 Milano
13 Forlì-Cesena
14 Lecco
15 Siena
16 Pordenone
17 Aosta
18 Padova
19 Trieste
20 Brescia
21 Modena
22 Varese
23 Mantova
24 Treviso
25 Macerata
26 Parma
27 Ravenna
28 Reggio Emilia
29 Lodi
30 Sondrio
31 Prato
32 Novara
33 Piacenza
34 Pisa
35 Ancona
36 Firenze
37 Cuneo
38 Pesaro e Urbino
39 Gorizia
40 Perugia
41 Arezzo
42 Rimini
43 Pavia
44 Cagliari
45 Belluno
46 Venezia
47 Fermo
48 Terni
49 Asti
50 Biella
51 Ferrara
52 La Spezia
53 Rovigo
54 Genova
55 Pescara
56 Grosseto
57 Teramo
58 Torino
59 Roma
60 Verbano-Cusio-Ossola
61 Pistoia
62 Livorno
63 Vercelli
64 Alessandria
65 Bari
66 Viterbo
67 L'Aquila
68 Lucca
69 Savona
70 Massa-Carrara
71 Chieti
72 Lecce
73 Avellino
74 Rieti
75 Oristano
76 Benevento
77 Latina
78 Sassari
79 Imperia
80 Campobasso
81 Ragusa
82 Frosinone
83 Catania
84 Matera
85 Trapani
86 Barletta-Andria-Trani
87 Nuoro
88 Potenza
89 Brindisi
90 Catanzaro
91 Messina
92 Salerno
93 Sud Sardegna
94 Taranto
95 Isernia
96 Agrigento
97 Enna
98 Caltanissetta
99 Foggia
100 Palermo
101 Caserta
102 Cosenza
103 Vibo Valentia
104 Siracusa
105 Crotone
106 Napoli
107 Reggio Calabria

Una vittoria storica per Bergamo

Per la prima volta in 35 anni di rilevazioni, Bergamo conquista il podio, rafforzata anche dalla vittoria nell’Indice di Sportività. Seguono due province autonome: Trento, che guadagna un posto rispetto al 2023, e Bolzano, protagonista di una risalita di ben dieci posizioni grazie alla leadership in Demografia, salute e società, oltre a eccellenti risultati nei depositi bancari, nella riduzione delle famiglie con ISEE basso e nel tasso di occupazione.

Nord-Est protagonista nella top 10

La classifica 2024 è dominata dalle province del Nord-Est. Accanto a Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto si distinguono per una presenza massiccia ai vertici:

Monza e Brianza si piazza al quarto posto, seguita da Cremona (quinta). Udine, vincitrice nel 2023, si mantiene nelle prime posizioni con performance solide. Verona e Vicenza occupano rispettivamente la settima e ottava posizione, mentre Ascoli Piceno, decima, emerge come sorpresa grazie al primato nella categoria Giustizia e sicurezza. L’unica grande area metropolitana presente in top 10 è Bologna, che scende al nono posto dopo aver occupato il secondo nel 2023. In generale, si nota l’assenza delle grandi città, spesso protagoniste negli anni passati.

Udine, regina del 2023

Il Sud: tra difficoltà croniche e segnali di ripresa

Le province del Mezzogiorno continuano a occupare la parte bassa della classifica. Fra le peggiori troviamo Reggio Calabria, Napoli (106ª), Palermo (100ª), e Cosenza (102ª). Tuttavia, emergono alcuni segnali di miglioramento.

mar mediterraneo
Napoli

Palermo, Caltanissetta e Nuoro registrano una crescita del PIL pro capite. Aumentano le presenze turistiche in province come Isernia, Frosinone ed Enna. Il costo degli immobili e l’inflazione ridotta migliorano l’accessibilità abitativa, creando condizioni favorevoli per il futuro.
Nonostante questi progressi, la distanza con il Nord rimane ampia. Tra le province settentrionali, le peggiori performance sono quelle di Imperia (79ª) e Savona (69ª).

Il declino delle grandi città

Un dato che accomuna il Nord e il Sud è il calo delle grandi città e delle aree metropolitane, penalizzate da disuguaglianze economiche e sociali.

Milano

Milano, pur mantenendo il primato in Affari e lavoro, scende al dodicesimo posto.
Firenze, retrocessa al 36° posto, si conferma però leader nell’Indice della Qualità della Vita delle donne. Torino perde 22 posizioni, arrivando 58ª, seguita da Roma (59ª), che rappresenta il punto di partenza per le province meridionali.

Firenze: leader per Qualità della vita delle Donne

Fra le città metropolitane del Sud, la migliore è Bari, che risale al 65° posto, migliorando di quattro posizioni rispetto al 2023.

Nuovi indicatori

Alcuni indicatori sono rimasti uguali a quelli delle precedenti edizioni: dai depositi bancari alla raccolta differenziata, passando per gli iscritti all’Aire e il numero di librerie. Altri, in totale 27, sono di nuova introduzione: i rischi di frane e alluvioni, le mensilità di stipendio necessarie per acquistare casa, gli omicidi.

Andando, invece, bel dettaglio: Biella vince in Ricchezza e consumi; Milano mantiene la sua leadership in Affari e Lavoro; Brescia è prima in Ambiente e servizi; Bolzano è leader in Demografia, salute e società; Ascoli Piceno guida la classifica di Giustizia e sicurezza; Trieste è la migliore per Cultura e tempo libero.

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