Quali sono i lavori usuranti che permettono di andare in pensione prima nel 2025 con l'Ape sociale
Innalzata lievemente la soglia di età: l'elenco delle professioni definite usuranti
La Manovra di Bilancio è in fase di definizione e il testo approverà a breve a Camera e Senato per la discussione e l'approvazione. Anche per quest'anno non sono previste particolari novità sulle pensioni. Se da un lato non saranno previste misure per superare la legge Fornero (cavallo di battaglia della Lega), dall'altra vengono confermati alcuni elementi del "pacchetto" pensionistico in vigore, tra cui Quota 103, Opzione donna e Ape sociale.
Confermata nella Manovra l'Ape Sociale
Il testo in discussione prevede un ritocco al rialzo delle minime di circa 3 euro al mese e la conferma del bonus Maroni, una forma di detassazione per favorire la permanenza al lavoro di chi ha già maturato i requisiti per la pensione.
Va detto che il testo della Manovra nella fase della discussione potrebbe subire qualche leggera modifica. E' improbabile, però, che venga toccato il tasto dell'Ape sociale.
L‘Ape sociale viene prorogata anche a tutto il 2024, ma i requisiti di età vengono aumentati, infatti, a partire dal prossimo anno vi si potrà accedere solo con 63 anni e 5 mesi di età. Inoltre, non è possibile ottenere l’Ape sociale se si percepiscono anche redditi da lavoro dipendente o da lavoro autonomo, ad eccezione dei redditi da lavoro autonomo occasionale nel limite massimo di 5 mila euro annui. Gli altri requisiti rimangono invariati rispetto al 2023.
Ape sociale: chi può andare in pensione prima
L’Ape Sociale rientra tra gli ammortizzatori sociali e servono almeno 63 anni compiuti nel 2024 e 30 anni di contributi versati. A questa forma di pensione può accedere, però, solo chi si trova nelle seguenti condizioni:
- disoccupati a causa di licenziamento anche collettivo, dimissioni per giusta causa, risoluzione consensuale o scadenza di un contratto a tempo determinato, a condizione che nei 36 mesi precedenti abbiano avuto un contratto di lavoro per almeno 18mesi;
- invalidi civili almeno al 74 per cento;
- chi assiste familiari portatori di disabilità in situazione di gravità, che siano conviventi da almeno sei mesi;
- chi svolge a lavori faticosi o usuranti da almeno sei anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10 anni (in quest’ultimo caso sono richiesti 32 anni di contributi per gli edili e 36 per gli altri).
Quali sono i lavori usuranti: l'elenco
Si considerano lavori ritenuti usuranti:
- Professori di scuola primaria, pre–primaria e professioni assimilate;
- Tecnici della salute;
- Addetti alla gestione dei magazzini e professioni assimilate;
- Professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali;
- Operatori della cura estetica;
- Professioni qualificate nei servizi personali ed assimilati;
- Artigiani, operai specializzati, agricoltori;
- Conduttori di impianti e macchinari per l'estrazione e il primo trattamento dei minerali;
- Operatori di impianti per la trasformazione e lavorazione a caldo dei metalli;
- Conduttori di forni ed altri impianti per la lavorazione del vetro, della ceramica e di materiali assimilati;
- Conduttori di impianti per la trasformazione del legno e la fabbricazione della carta;
- Operatori di macchinari e di impianti per la raffinazione del gas e dei prodotti petroliferi, per la chimica di base e la chimica fine e per la fabbricazione di prodotti derivati dalla chimica;
- Conduttori di impianti per la produzione di energia termica e di vapore, per il recupero dei rifiuti e per il trattamento e la distribuzione delle acque;
- Conduttori di mulini e impastatrici;
- Conduttori di forni e di analoghi impianti per il trattamento termico dei minerali;
- Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio;
- Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare;
- Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento;
- Personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci;
- Personale non qualificato nei servizi di pulizia di uffici, alberghi, navi, ristoranti, aree pubbliche e veicoli;
- Portantini e professioni assimilate;
- Professioni non qualificate nell'agricoltura, nella manutenzione del verde, nell'allevamento, nella silvicoltura e nella pesca;
- Professioni non qualificate nella manifattura, nell'estrazione di minerali e nelle costruzioni.