Quali medicinali contengono alcol (e possono farvi risultare positivi all'etilometro)
Collutori, sciroppi e perfino la propoli possono inficiare il test e provocarvi qualche noia
Con l'entrata in vigore del nuovo Codice della Strada, un occhio di riguardo è soprattutto dedicato alla guida in stato di ebbrezza. Non sono cambiati i limiti, ma le sanzioni sono piuttosto salate, e dunque è il caso di fare ancora più attenzione. Anche perché ci possono essere dei prodotti che contengono alcol che, seppur non inficiando le nostre capacità di guida, potrebbero far risultare positivo il test dell'etilometro e mettere a rischio la vostra patente.
Ne ha parlato in questi giorni il dottor Filomeni, farmacista con un profilo TikTok seguito da quasi 40.000 utenti, che spesso dà consigli su temi di attualità legati alla farmacologia. E naturalmente è intervenuto anche su uno dei temi del momento.
I medicinali che contengono alcol
In sostanza, come si può vedere nel video, ci sono farmaci da banco di uso comunissimo che contengono tracce di alcol e che possono farvi risultare positivi all'etilometro (quantomeno al primo step), anche se non avete bevuto.
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Si tratta essenzialmente di collutori utilizzati generalmente per l'igiene orale (alcuni contengono infatti alcol), di estratti idroalcolici come la propoli, utilizzati solitamente per alleviare la sofferenza da mal di gola, e di alcuni sciroppi sedativi della tosse, che contengono alcol nella composizione.
Per dimostrare ciò che racconta, come si vede nel video, il farmacista assume i medicinali dopodiché prova l'alcol test, che risulta positivo.
Come comportarsi
Per essere chiari, parliamo di bassissime quantità che difficilmente potrebbero mettere a rischio la vostra patente, ma sicuramente creare qualche fastidio. Insomma, se al mattino vi lavate i denti e poi li sciacquate con il collutorio, non supererete i limiti consentiti dal Codice della Strada, ma nel caso vi fermassero perdereste sicuramente del tempo per andare al lavoro.
Così come se avete mal di gola o la tosse, non sarà certo un misurino di sciroppo a farvi superare il limite, ma l'assunzione prolungata (o magari in "coppia" con un bicchiere di vino o una birra) potrebbe crearvi qualche grattacapo.
E dunque, come comportarsi? Il consiglio del dottor Filomeni è in primo luogo verificare se i farmaci assunti possano interferire con i test.
Uno strumento utile, poi, potrebbe essere l'etilometro "fai da te", facilmente reperibile in farmacia, per tenere d'occhio la propria condizione prima di mettersi al volante.
Farmaci che innalzano il livello dell'alcol nel sangue
Bisogna dunque prestare particolarmente attenzione all’assunzione dei farmaci in combinazione con bevande alcoliche, soprattutto se si tratta di farmaci che ne potenziano l’effetto. Come spiegato nel video del farmacista, infatti, ci sono farmaci sotto forma di soluzioni alcoliche che contengono dunque alcool e contribuiscono all’aumento del tasso riscontrabile nel sangue. Poi ci sono i farmaci che incidono sul funzionamento del fegato rallentando lo smaltimento dell’alcol ingerito.
Ci sono infine alcuni farmaci galenici, come ad esempio i collutori a base alcolica, che falsano i risultati dell’alcoltest facendo apparire un risultato temporaneamente positivo in quanto aumentano la concentrazione di alcol nell’aria alveolare espirata per la durata in cui l’etanolo (alcol) rimane nella bocca.
Un paio di precedenti
Ci sono anche dei precedenti in materia. Nel 2009 una sentenza del Tribunale di Monza (numero 00561) certificò che il risultato dell'alcol test su un conducente fermato con livelli superiori ai limiti era stato inficiato dall’assunzione prolungata di un collutorio a base alcolica.
Ma, attenzione, questo non sottrae il conducente della sue responsabilità. Emblematica in tal senso la sentenza n. 38793 del 2011 con cui la Corte di Cassazione ragionava sulla responsabilità del conducente con riguardo all’assunzione di farmaci prima di mettersi alla guida.
“Nella specie, per averlo ammesso la stessa imputata, è pacifico che ella aveva assunto un bicchiere di vino alcune ore prima dei controllo, sostenendo che il permanere e il potenziamento dell’effetto di tale modesta quantità di alcol erano conseguenza del farmaco".
"Anche ammesso che ciò possa essere vero, la responsabilità dell’imputata è correttamente accertata; infatti chi sa di assumere farmaci di tal genere deve astenersi dalla ingestione di alcol e specialmente deve evitare di mettersi alla guida oppure deve controllare con gli appositi test facilmente reperibili in commercio di trovarsi in condizioni tali da non risultare passibile della sanzione penale“.