Lo studio americano

Qual è la dieta migliore per dimagrire dopo le feste

Per il sesto anno di fila la scelta migliore è la dieta mediterranea

Qual è la dieta migliore per dimagrire dopo le feste
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Gennaio, tempo di dieta. Dopo i bagordi delle feste, tutti (o quasi) tra i propositi del nuovo anno mettiamo il perdere peso e regolarizzare la nostra alimentazione. Ma qual è la dieta migliore per dimagrire dopo le feste? Ce lo dice  uno studio americano.

La dieta mediterranea è la migliore per dimagrire dopo le feste

A stilare una "classifica" delle diete è la rivista americana US News & World Report  che mette al primo posto  la dieta mediterranea, che si conferma per il sesto anno consecutivo in vetta alla graduatoria delle diete più efficaci. A premiarla sono trenta esperti tra medici, nutrizionisti ed epidemiologi.

La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari diffusi in alcuni Paesi del bacino mediterraneo, ispirato alle abitudini alimentari di Spagna, Italia e Grecia negli anni '60. La dieta venne riconosciuta dall'Unesco come bene protetto e inserito nella lista dei patrimoni orali e immateriali dell'umanità nel 2010.

Il regime alimentare si fonda su alimenti il cui consumo è abituale in Paesi del bacino mediterraneo, in una proporzione che privilegia cereali, frutta, verdura, semi, olio di oliva, rispetto a un uso più moderato di carni rosse e grassi animali (grassi saturi), mentre presenta un consumo moderato di pesce, carne bianca (pollame), legumi, uova, latticini, vino rosso e dolci.

Sul podio: la dieta Dash e la flexitariana

Al secondo posto in questa speciale graduatoria c'è la dieta Dash. Magari non tutti la conoscono: si tratta di un regime alimentare nato negli Usa con l'obiettivo di contrastare e prevenire l'ipertensione. Prevede tendenzialmente di consumare prevalentemente frutta, verdura, cereali integrali, proteine magre e latticini a basso contenuto di grassi. In pratica, tutti alimenti che abbassano la pressione sanguigna. La dieta Dash, invece, prevede di eliminare altri prodotti, tra cui carne rossa, grassi animali, zucchero, alcol e sale da cucina.

Al terzo posto c'è la dieta flexitariana. Di cosa si tratta? Partiamo dal nome, che è una combinazione tra  "flexible” e “vegetarian”. Come facilmente si può capire, la base è quella di una dieta vegetariana, con la possibilità di "sforare" qualche volta consumando carne solo in occasioni speciali.   I principi fondamentali sono:

Questi i principi fondamentali cui fare riferimento per stabilire il menù della dieta flexitariana:

  • Rendere centrali i vegetali, come verdure fresche e frutta, nella propria alimentazione (40% del fabbisogno settimanale);
  • Aggiungere i cereali, da preferire integrali, nella propria dieta (20% del fabbisogno settimanale);
  • Consumare legumi e semi oleosi (rispettivamente 15% e 5% del totale);
  • Integrare uova e latticini nella dieta settimanale (10% del fabbisogno complessivo);
  • Concedersi uno spazio “elastico” e personalizzato da riservare al consumo di carne e pesce (che non superi però il 10% del fabbisogno settimanale);
  • Permettersi il consumo del così detto comfort food, sebbene con buonsenso e parsimonia, ammettendo nella nostra dieta anche i cibi legati alla sfera emozionale (cioccolato, vino, insaccati…)
  • Preferire l’assunzione regolare di cibi naturali “alternativi” a quelli più elaborati e poco salutari;
  • Limitare il consumo di dolci e zucchero aggiunto

Le diete Mind e Tlc

Al quarto posto della classifica c'è la dieta "del cervello", la Mind. L'obiettivo principale è migliorare le funzioni cerebrali, e si può raggiungere secondo i sui ideatori attraverso il consumo di  verdure a foglia verde, noci e frutti di bosco: prodotti che avrebbero la capacità di ridurre potenzialmente il rischio di declino cognitivo.

Subito dopo c'è la Therapeutic Lifestyle Changes (Tlc), che propone la riduzione del colesterolo, ottenibile con un largo consumo di verdura, frutta, pane, cereali non raffinati, pasta e carni magre. Banditi, o quasi, formaggi, uova, carne rossa e più in generale tutti gli  alimenti che contengono colesterolo.

Mayo Clinic: solo frutta, verdure e cereali integrali

Decisamente più "integralista" - e difficile da seguire - la Mayo Clinic, al sesto posto. Questo particolare tipo di dieta si divide in due parti. La prima fase - che dura due settimane - prevede il consumo di pochissime calorie, assimilabili principalmente attraverso frutta, verdura e cereali integrali. E' sicuramente la parte più complicata, in cui bisogna fare le rinunce maggiori. Una volta   superato lo scoglio del primo impatto, segue la seconda fase, che prevede rieducazione alimentare e mantenimento dei risultati ottenuti con le prime due settimane.

Insomma, se volete dimagrire dopo le feste, qualche sacrificio dovrete farlo. Scegliete però con cura e - permetteteci questo consiglio - affidatevi sempre a un medico o a un dietologo per decidere quale sia più adatta al vostro organismo, per evitare che la dieta crei più danni che benefici...

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