NUOVO TORMENTONE

Il ricatto di Putin: "Niente gas a chi applica il price cap" (e in Europa c'è chi gli dà ragione)

Ultimatum di Mosca sulla previsione di un cap price, ma Austria, Ungheria, Olanda e Germania si schierano con il Cremlino

Il ricatto di Putin: "Niente gas a chi applica il price cap" (e in Europa c'è chi gli dà ragione)
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Un nuovo tormentone lanciato da Vladimir Putin scuote l'Europa ad autunno ormai iniziato e con l'inverno minacciosamente alle porte: niente gas russo a chi applica il price cap, ovvero il "tetto del prezzo".

Niente gas con il tetto del prezzo, minaccia da Mosca

La minaccia arriva da Mosca come noto è arrivata in queste ultime ore, dopo numerosi avvertimenti già a settembre, direttamente dal presidente Vladimir Putin:

"La Russia è pronta a fornire ulteriori volumi di gas all'Europa in autunno-inverno, la palla è nel campo dell'Ue. Mosca è pronta a fornire gas attraverso la linea del Nord Stream 2".

Ovvero l'oleodotto che non è mai stato attivato in seguito all'invasione russa dell'Ucraina.

La posizione di Mosca e l'attentato al Nord Stream

Sulle possibili iniziative dell'Ue al prezzo salariale del gas, Putin è stato chiaro e ha aggiunto lanciando una stoccata agli Usa:

"Mosca non fornirà risorse energetiche ai Paesi che ne limitano i prezzi, sarebbe una minaccia al benessere di miliardi di persone. L'attentato al Nord Stream è terrorismo internazionale, un precedente pericolosissimo. Gli Stati Uniti possono costringere l'Europa ad acquistare il loro gas naturale liquefatto".

In questo senso il presidente ha analizzato la vicenda del gasdotto Nord Stream e ha chiamato in causa la Casa Bianca:

"I beneficiari della rottura del Nord Stream sono evidenti: gli Usa e i Paesi con rotte di approvvigionamento alternative. Lo scopo dell'atto terroristico contro i gasdotti Nord Stream era quello di minare la sicurezza energetica dell'intero continente. Dietro il sabotaggio c'è qualcuno che vuole tagliare completamente i legami tra la Russia e l'Ue e così indebolire l'Europa".

Le reazioni, Putin chiuderà davvero i rubinetti?

Davanti alle parole e alla posizione di Putin l'interrogativo è quasi inevitabile e banale: davvero il presidente russo porterà avanti una strategia di questo tipo?

Ammesso che la cosa possa "avere le gambe", cioè poter essere sostenuta senza particolari problemi dalla Russia, un'azione di questo tipo "isolerebbe" una volta ancora e ancor più definitivamente Mosca rispetto al panorama europeo e all'opinione pubblica.

Chi è contrario al tetto del prezzo

Nel frattempo, però in attesa di vedere se le "nuove minacce" del numero uno del Cremlino, si concretizzeranno nei fatti, nella realtà nello scacchiere europeo non tutti hanno una visione convergente.

C'è infatti chi non nascosto le proprie perplessità davanti alla soluzione di mettere un tetto al prezzo del gas.

Di parere contrario a questa previsione rimangono UngheriaAustriaGermania (che però avrebbe un'intesa anche con l'Italia sul tetto al prezzo) e Olanda.

I Governi di questi Paesi hanno presentato una relazione piuttosto dettagliata all'Ue dove evidenziano che misura, alla stregua di quanto accaduto con le sanzioni, possa rivelarsi controproducente.

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