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Punizione esemplare per i baby calciatori rissosi: giocano la finale ma non vengono premiati

"Basta poco per trasformare qualcosa di bello in una circostanza diseducativa ed è stato proprio questo che ci ha spinti alla decisione".

Punizione esemplare per i baby calciatori rissosi: giocano la finale ma non vengono premiati
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Prima hanno litigato i bambini, poi sono stati i responsabili delle squadre a scaldarsi. E così l'organizzazione del torneo ha preso una decisione clamorosa: niente premiazioni per le squadre che hanno disputato la finalissima del torneo.E' accaduto a Meda.

Litigio al torneo dei baby calciatori

Un acceso alterco che ha guastato lo spirito di un torneo calcistico giovanile: per insegnare ai bambini a rispettare l'avversario revocati dunque i premi alle squadre finaliste.

Doveva essere un torneo all’insegna del ricordo e dell’amicizia, ma è presto  diventato terreno di scontro, e così l’Ac Meda ha deciso di non premiare le due finaliste.

"E’ ora di capirla che non bisogna giocare solo per la vittoria e che il calcio è anche rispetto dell’avversario", il commento del presidente dell’Ac Meda Gigi Cairoli, profondamente amareggiato per questa brutta pagina di sport. Anche perché il putiferio è scoppiato domenica 2 ottobre 2022, quando allo stadio Città di Meda era in corso la finale del memorial Salvatore D’Amico, organizzato ormai da anni dalla società per ricordare il papà di un suo calciatore. Un'occasione sportiva per omaggiare, dunque, chi non è più con noi ma ha amato il campo verde.

Al torneo, che coinvolge le squadre dei piccoli calciatori, hanno partecipato tante società della zona. Una manifestazione che da sempre è stata caratterizzata dalla voglia di stare insieme più che da quella di vincere, dal desiderio di condividere momenti di divertimento con i coetanei accomunati dalla stessa passione, quella per il calcio, più che dall’intenzione di primeggiare a tutti i costi. Principi che sono venuti a mancare domenica, quando  prima due baby-calciatori e poi i loro responsabili hanno iniziato a litigare. Un fatto "inaccettabile", ha sottolineato Cairoli.

Niente premi

Da qui la drastica decisione di non premiare le due squadre arrivate in finale. La scelta è stata spiegata dalla società a posteriori, attraverso un comunicato pubblicato sul profilo social della società:

"Come purtroppo non solo noi ma tutti voi avete potuto constatare, la finale di ieri pomeriggio è stata una grande sconfitta, non solo per la società Ac Meda 1913, che aveva immaginato di rendere una giornata di sport divertente e arricchente per tutti i ragazzi, ma anche per il calcio che dovrebbe unire e motivare, non dividere e spingere al conflitto - ha scritto Cairoli - Quando organizziamo tornei per i ragazzi l’entusiasmo è sempre tantissimo perché vedere i nostri campi affollati di giovani sognatori e gli spalti pieni di persone che a questi ragazzi vogliono bene ci riempie il cuore. Quando succedono però situazioni di questo tipo quello stesso orgoglio e motivazione che ci hanno mossi all’inizio un po’ vengono meno. Basta poco per trasformare qualcosa di bello in una circostanza diseducativa ed è stato proprio questo che ci ha spinti alla decisione di non premiare le prime due squadre arrivate alla finalissima. Premiare queste squadre avrebbe significato avallare un comportamento scorretto e antisportivo e nello spirito di coesione e formazione che questi eventi vogliono creare non sarebbe stato corretto. Speriamo vivamente di non dover più assistere a situazioni del genere e di trovarvi di nuovo sui nostri campi a sognare e applaudire".

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