CHE POLVERONE...IN CANTIERE

Prove video contro le truffe del Superbonus, ma gli architetti fanno i preziosi: "Non siamo Youtuber"

La società di consulenza Deloitte ha chiesto documentazioni digitali per verificare i lavori, ma i professionisti non ci stanno.

Prove video contro le truffe del Superbonus, ma gli architetti fanno i preziosi: "Non siamo Youtuber"
Pubblicato:
Aggiornato:

Prove video contro le truffe del Superbonus, ma gli architetti fanno i "preziosi" e rilanciano: "Non siamo Youtuber".

E' l'ultima "trovata" di banche e società per fermare i soliti furbetti. Ma nemmeno il tempo di presentare la novità che già si è alzato un polverone di polemiche perché i professionisti del settore non ci stanno.

Superbonus, video e foto dei lavori per stoppare le truffe

Quello del Superbonus è da tempo un vero e proprio tormentone.

Prima la corsa alle agevolazioni e ai lavori da fare, poi le accuse (in primis del premier Mario Draghi) di un mercato drogato, poi le polemiche (il M5S strenuo difensore del provvedimento) e i correttivi, anche nell'ultimo Decreto Aiuti redatto prima del congedo di Governo e Parlamento.

Ecco allora che banche, società del settore e altri intermediari, davanti all'incubo di "inciampare" in qualche frode nella cessione dei crediti, ora stanno chiedono ai clienti documentazioni "aggiuntive" con video o foto certificate a testimonianza dei lavori eseguiti.

La novità dopo le previsioni del Decreto Aiuti

Lo "stratagemma" anti furbetti arriva dopo l’emendamento contenuto nel Decreto Aiuti Bis.

La norma sul Superbonus ora infatti va a restringere la responsabilità in solido delle imprese nella cessione dei crediti solo "in presenza di concorso nella violazione nei casi di dolo e colpa grave".

Da qui, il ricorso alla documentazione digitale per "frenare" i furbetti.

I cantieri come un set fotografico o di un film

E del resto alcune società già ci avevano pensato e si erano organizzate di conseguenza e i cantieri di fatto si preparano ad essere vissuti come un set fotografico o cinematografico.

La novità però non piace a tutti e c'è chi già protesta, anche appellandosi alla privacy oltre che a non richieste capacità di maneggiare con apparecchiature audio-video.

Chi ha sposato la "rivoluzione" di foto e video

Tra chi ha sposato la "rivoluzione" di foto e video anti furbetti del Superbouns, c'è la società di consulenza Deloitte, advisor di alcuni tra i più importanti istituti di credito.

Deloitte ha richiesto ai suoi clienti da questa settimana una video-certificazione con un video (di almeno due minuti) nel quale il professionista, dopo essersi fatto riconoscere in volto, inquadri l’immobile.

Un documento non richiesto dalla legge, ma che secondo la società "agevola i controlli dell’Agenzia delle Entrate". 

Le proteste di Oice: "Ci ripensino"

Contro i video anti furbetti però si schiera l’Oice, l’Associazione delle società di ingegneria e architettura, aderente a Confindustria.

Il presidente dell’associazione, Giorgio Lupoi è stato chiaro:

"Comprendiamo il timore alla base della richiesta, però il professionista che firma, a sua volta assicurato per legge, si assume una responsabilità nei confronti di tutti gli attori coinvolti che è ampiamente sufficiente a garantire chiunque. Speriamo dunque in un ripensamento di Deloitte".

La diffida dell'Ordine Architetti

Sulla stessa linea il Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha che addirittura ha diffidato Deloitte di fronte allo spauracchio di "diventare come degli Youtuber".

In una nota, il Consiglio ha evidenziato che "si tratta di una iniziativa offensiva e del tutto arbitraria, al di fuori di ogni norma di legge. Quanto richiesto calpesta la dignità di ogni professionista. L'auspicio è che tale procedura venga immediatamente ritirata per il giusto rispetto nei confronti dei Professionisti italiani. Altrimenti l'Ordine agirà in tutte le sedi opportune".

Seguici sui nostri canali