Striscioni e cartelli

Proteste incrociate a Trento aspettando il verdetto su Jj4. Altro orso avvistato e messo in fuga a pistolettate

Giovedì 25 maggio il Tar si esprimerà in merito le ordinanze al momento sospese per l'abbattimento

Pubblicato:

Proteste incrociate a Trento aspettando il verdetto su Jj4. Altro orso avvistato e messo in fuga a pistolettate

Un altro orso è stato avvistato in Trentino e anche questa volta non sono mancate le polemiche. E' successo la scorsa settimana sempre sul Monte Peller, fra Cles e Caldes, dove lo scorso 5 aprile 2023 il runner 26enne Andrea Papi è stato trovato senza vita.

Nel filmato, girato a una certa distanza, si vede l'orso al limitare del bosco, poi due colpi di pistola e l'animale scappa.

La speranza è che chi ha sparato l'abbia fatto almeno in aria, ma la scena virale sui social è stata commentata a valanga dagli animalisti come emblematica rispetto a ciò che non si dovrebbe fare in casi come questo.

Proteste incrociate a Trento aspettando il verdetto su Jj4

Intanto continua a tenere banco il destino dell'orsa Jj4, a pochi giorni dalla sentenza del Tar che dovrà decidere il suo abbattimento o meno.

Negli ultimi giorni, dopo lo scoop dei periti di parte delle associazioni animaliste (secondo cui sarebbe stato un orso maschio a uccidere Andrea Papi), Jj4 è sparita dai radar, ma dovrebbe trovarsi sempre nelle stesse condizioni rinchiusa nel centro faunistico Casteller vicino a Trento.

Proprio nel capoluogo della omonima provincia autonoma, nel weekend sono andate in scena due manifestazioni contrapposte.


Sabato il corteo degli allevatori per chiedere la riduzione del numero di orsi e lupi in Trentino, domenica nella stessa piazza la contromanifestazione degli attivisti della campagna "No Casteller" da settimane impegnati nella protesta contro le politiche della Provincia autonoma di Trento nella gestione della fauna selvatica e in particolare contro il presidente Maurizio Fugatti, che nei giorni scorsi ha ricevuto dal numero uno del suo partito, Matteo Salvini, il via libera a correre di nuovo alle Elezioni provinciali previste in ottobre (anche se resta ancora in lizza anche Francesca Gerosa, candidata di Fratelli d'Italia).

Secondo gli animalisti la coesistenza tra uomo e orso è possibile e insistono nel chiedere la liberazione dell'orsa:

"Una coesistenza assolutamente può esistere, basta guardare gli esempi del Canada e dell'Abruzzo. Semplicemente nei 20 anni quasi del progetto Life Ursus non sono state attuate molte politiche che avrebbero reso la convivenza possibile e avrebbero evitato tragedie come quella della morte di Papi".

Oltre 500 le persone arrivate da tutta Italia, tra i partecipanti striscioni e cartelli contro l'Amministrazioni provinciale.

j4
Foto 1 di 4
j2
Foto 2 di 4
j1
Foto 3 di 4
j3
Foto 4 di 4

I dubbi ancora da sciogliere

La protesta è destinata a continuare. Si replicherà il 25 maggio 2023, davanti alla sede del Tar di Trento nel giorno in cui il tribunale amministrativo si esprimerà in merito le ordinanze al momento sospese per l'abbattimento dell'Orsa Jj4 e di un altro esemplare firmate dal presidente della provincia Fugatti.

"Ci auguriamo che il Tar chieda ulteriori approfondimenti - dicono gli attivisti - e cancelli l'abbattimento almeno in luogo di un trasferimento in una zona o una struttura simile al Casteller all'estero".

Già, perché i periti di parte degli animalisti hanno posto due dubbi da verificare (qui l'intervista): controllare che l'impronta dentaria di Jj4 non sia compatibile con le ferite sul corpo del runner e ricontrollare che il dna raccolto sia coincidente con l'orsa al 100%.

Seguici sui nostri canali