A Bergamo

Prof multata per aver fatto la guida turistica abusiva. Il Comune: "Non erano amici, ma una comitiva"

Effettivamente la donna stava intrattenendo un gruppo organizzato con tanto di pullman, ma non vi sarebbe lo scopo di lucro trattandosi dell'Università della Terza Età

Prof multata per aver fatto la guida turistica abusiva. Il Comune: "Non erano amici, ma una comitiva"
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Una multa di circa 2mila euro: questo ha rimediato la professoressa Rosita Corbetta, docente di educazione artistica alle scuole medie in provincia di Lecco (Lombardia), in pensione ormai da una decina d’anni.

Il motivo? E' accusata di aver esercitato in modo abusivo la professione di guida turistica. La realtà dei fatti, però, non può prescindere da un elemento significativo: la donna - membro del direttivo dell’Università per tutte le età di Casatenovo (Lc) - stava illustrando le bellezze di Bergamo a un gruppo di "attempati studenti". Nessun business, insomma.

Prof in pensione accusata di aver fatto la guida abusiva

Una professoressa in pensione accusata di fare la guida turistica in modo abusivo: multata per duemila euro

Come spiega Prima Bergamo, la donna si trovava a Bergamo insieme a un gruppo di membri del sodalizio, che da diverso tempo, sotto la guida di Samuele Baio propone corsi, seminari, convegni e approfondimenti culturali aperti a tutta la cittadinanza e in modo particolare agli anziani.

Nei pressi del duomo, è accaduto l’impensabile. Due agenti di Polizia Locale le hanno chiesto se fosse iscritta al registro regionale delle guide turistiche e, dopo averle chiesto i documenti hanno annunciato l’invio di un verbale da duemila euro:

"Quello che è successo è veramente surreale e non lo avremmo mai immaginato - ha spiegato il presidente Baio -. Rosita oltre a essere un’amica e un membro del direttivo, rappresenta un valore aggiunto per la nostra associazione, perché mette a disposizione dei partecipanti ai nostri corsi la sua vasta conoscenza in ambito artistico. Martedì 28 marzo abbiamo deciso di recarci di persona a Bergamo con un pulmino, in modo da poter assistere a una sua lezione di storia dell’arte dal vivo. Siamo stati al palazzo municipale, alla cappella del Colleoni e poi al Duomo. Rimanendo all’esterno della cattedrale, per non dare fastidio, Rosita si è messa a raccontarci della storia del luogo, di alcuni dettagli della facciata, degli intarsi del coro ligneo al suo interno... quando a un certo punto sono arrivati due vigili urbani e le hanno chiesto i documenti".

E ancora:

"Hanno iniziato a fare sia a lei che a me diverse domande, ci hanno chiesto i documenti sostenendo di aver ricevuto la segnalazione che la nostra associata stava svolgendo il lavoro di guida turistica senza autorizzazione. Ovviamente non era vero, perché stava solo mettendo a nostra disposizione, in forma totalmente gratuita, le sue conoscenze. Anche i vigili a dire il vero sembravano un po’ in imbarazzo, ma ci hanno spiegato di dover comunque procedere...".

Multa da 2mila euro

"Ho chiesto di che cifra si parli, mi hanno detto addirittura di duemila euro... - ha confidato Baio - È una follia, una multa di quella portata ci fa chiudere l’associazione. Sinceramente, capisco che le guide turistiche di professione possano temere la concorrenza sleale, ma non siamo certo noi a rubare loro il lavoro. Di fatto siamo un gruppo di amici che ha la fortuna di avere al suo interno una docente in pensione... non è certo una nostra colpa".

Non resta che attendere il verbale. Ed eventualmente impugnarlo:

"Io mi auguro che la Polizia Locale di Bergamo si ravveda di quello che è evidentemente un abbaglio. Altrimenti faremo ricorso al giudice di pace".

La versione del Comune

La vicenda ha avuto una grande eco mediatica, motivo per il quale - nelle scorse ore - il Comune di Bergamo è intervenuto fornendo la propria versione. A partire dalla conferma della multa:

"Gli agenti hanno sanzionato una cittadina proveniente da un’altra provincia lombarda che svolgeva attività di guida turistica nei confronti di una comitiva, accompagnando a visitare i monumenti e fornendo descrizioni storiche e artistiche. Non si trattava, a differenza di quanto sostenuto da alcuni giornali, di amici della donna, ma di una comitiva - come anche sostenuto dal presidente stesso dell'associazione dall'attività della quale era coinvolta la comitiva - venuta in città con un pulmino per seguire una visita guidata proprio dalla signora, docente in pensione".

La nota prosegue con la ricostruzione:

"La segnalazione è pervenuta da parte di una delle guide turistiche autorizzate della città di Bergamo: gli agenti della Polizia locale hanno osservato per oltre 15’ l’attività della signora, che si è giustificata dicendo di aver previsto una lezione per la propria classe dell’università della terza età, seppur questo genere di attività sia in contrasto con la norma nazionale. Di fronte alla richiesta da parte degli agenti di fornire le autorizzazioni per l’attività in corso la signora non ha saputo mostrare nessun titolo idoneo per l’attività previsto dalla legge e pertanto gli agenti non hanno potuto far altro che elevare la sanzione."

Il comandante della Locale di Bergamo, Gabriella Messina, ha chiarito:

"Questo tipo di controlli assicura il rispetto della legalità a garanzia, in primo luogo, dei turisti e di chi lavora in questo settore, che necessità di titoli abilitanti e di una lunga attività di preparazione per essere svolto. Per questo invitiamo le guide turistiche regolari a continuare nella collaborazione e possibilmente segnalarci casi di esercizio abusivo della professione".

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