Grande contestazione

Primo Pride a Cremona: polemiche sulla statua della Madonna a seno scoperto

Una rappresentazione considerata blasfema che ha aizzato le proteste: nella bufera anche il sindaco per la concessione del patrocinio dell'evento.

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Una rappresentazione considerata fin troppo blasfema.

Si infiammano le polemiche sul primo Pride organizzato a Cremona dopo che, durante l'evento per celebrare l'accettazione sociale e l'auto-accettazione della comunità Lgbtqia+ e dei relativi diritti civili e legali, è stata esibita pubblicamente una statua della Madonna a seno scoperto. La contestazione è partita inizialmente sui social da alcuni esponenti di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia:

"Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti".

Nel mirino delle critiche anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, per il patrocinio concesso all'evento, e presente in piazza a sfilare insieme alla sindaca di Crema Stefania Bonaldi.

Primo Pride a Cremona e sono già polemiche: statua della Madonna a seno scoperto

Neanche il tempo di festeggiare che sono già partite le polemiche. Dopo la grande celebrazione del primo Pride di Cremona, andato in scena sabato 4 giugno 2022, sulla festa della comunità Lgbtqia+ è esplosa la bufera. Come raccontato da Prima Cremona, al centro delle critiche una statua della Madonna a seno scoperto mostrata in pubblico durante la parata. Una rappresentazione che, da molti, è stata considerata fin troppo blasfema.

La contestazione è partita dai social: alcuni esponenti di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia si sono espressi con queste parole:

"Non è cosi, con questo modo squallido e irrispettoso della fede cristiana, che si rivendicano i diritti".

Sul piede di guerra, più degli altri, è Simona Sommi consigliera comunale della Lega che, su Facebook, afferma:

"Sfilare con una statua della Vergine sadomaso... Se questo è orgoglio di manifestare un'idea, è certamente quello sbagliato. Non si tratta di essere bigotti. Si tratta di pretendere rispetto. Lo stesso rispetto che viene richiesto da coloro che oggi hanno sfilato per le vie della mia Cremona e che non lo hanno avuto per una immagine sacra. Ho amici e amiche che non sono etero, che sono persone splendide. Questi eccessi sviliscono un semplice concetto, quello della libertà di vivere la propria sessualità. E non accetto accuse di oscurantismo a vario titolo. Non ripropongo la foto perché mi vergogno per loro".

Contestato anche il sindaco di Cremona

Insieme alle polemiche sulla statua della Madonna a seno scoperto, è finito nell'occhio del ciclone anche il sindaco di Cremona, Gianluca Galimberti, accusato di aver concesso il patrocinio dell'evento. Il primo cittadino cremasco, il giorno del Pride, era presente in piazza a sfilare insieme alla sindaca di Crema Stefania Bonaldi. Su Facebook ha risposto così a chi gli chiede se ci fosse veramente bisogno di un Cremona Pride:

"'Sindaco, anche io ho gli amici gay ma il pride a Cremona: c’era proprio bisogno?' Non ero mai stato ad un pride prima di oggi e sono contento che anche a Cremona, come in altre città, si sia fatto. E si sia fatto così, con l’intelligenza e la capacità di costruire occasioni di pensiero e sinergie. Questa manifestazione accende anche nella nostra città un faro su discriminazioni che esistono ancora, dà la possibilità di esprimersi senza attaccare, consente di riaffermare che davvero occorre la pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di sesso, come recita anche la nostra Costituzione.

Occorre costruire, sì anche a Cremona, una democrazia che sia inclusiva e accogliente delle diversità. Perché la paura e l’odio per una diversità porta sempre alla paura e all’odio di tutte le diversità. Certamente, alcuni cittadini in modo civile so che non condividono alcune idee che possono emergere da questa manifestazione. E anche io su alcuni temi non ho mai nascosto perplessità e, rispetto a questioni complesse, sento sempre l’esigenza di approfondire. Proprio per questo il confronto è importante e anzi indispensabile, perché non prevalga la paura di posizioni diverse che poi porta sempre a chiusure e scontri. Il Cremona pride, questo Cremona pride, è un’occasione per farlo. Dunque, la risposta è sì. C’era proprio bisogno!".

Salvini su Facebook: "Ignoranza e arroganza"

In merito a quanto andato in mostra a Cremona è intervenuto anche il leader della Lega Matteo Salvini:

"Offendere la fede, la cultura e la sensibilità di milioni di italiani non c’entra niente con la richiesta di diritti LGBTQ etc… ma è solo un’esibizione di ignoranza e arroganza".

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