Con l’inizio dell’anno scolastico, i cancelli delle scuole italiane tornano ad animarsi di voci, zaini colorati e sorrisi emozionati. Per molti genitori, il rientro in classe rappresenta anche un momento da immortalare.
Ma il Telefono Azzurro mette in guardia.
Primo giorno di scuola, parola al Telefono Azzurro
Smartphone alla mano, i genitori scattano foto e girano video dei propri figli per poi condividerli con i propri amici e conoscenti sui social. Un gesto apparentemente innocuo che, secondo gli esperti, può invece nascondere pericoli concreti.
“Non è difficile credere che quegli scatti possano fare il giro del mondo ed essere a disposizione di miliardi di persone, compresi i peggiori criminali”, spiega il presidente di Telefono Azzurro Ernesto Caffo.
Oggi, infatti, le immagini online non solo possono essere salvate e riutilizzate, ma anche manipolate grazie alle nuove tecnologie.

Meglio non mettere le foto dei figli sui social
“Esistono soggetti pronti a sfruttare quelle foto per generare, attraverso l’intelligenza artificiale, materiale pedopornografico da distribuire nei mercati internazionali, trasformando i minori in pedoporno-attori a loro insaputa”, continua il presidente.
Il rischio non riguarda soltanto l’abuso delle immagini. Foto e video condivisi dai genitori possono infatti svelare dettagli preziosi come l’istituto frequentato, gli orari di ingresso o il quartiere di residenza.
Informazioni che potrebbero facilitare tentativi di adescamento, sia di persona nei pressi della scuola, sia online.
“Riflettete sulle conseguenze”
Caffo invita quindi a un atteggiamento più prudente in quanto capita che molti genitori sottovalutino il lato più oscuro della società digitale.
“Prima di esporre i propri figli ai pericoli della rete è bene riflettere un istante in più sulle possibili conseguenze”.
Telefono Azzurro, da anni impegnato nella tutela dei minori, ribadisce quindi ancora una volta la necessità di promuovere una vera cultura della protezione dei dati personali.