Prete fa distribuire la Comunione a una bambina

Immaginate di essere a Messa ed è il momento della Comunione. Il prete però ha "carenza di personale" e affida la consegna dell'Eucarestia ai fedeli a una delle chierichette. Una bambina, insomma. Come reagireste? Lo prendereste per un bel gesto oppure vi scandalizzereste? Il dibattito è aperto dopo che un episodio del genere si è verificato a Valbrembo, in provincia di Bergamo. E il parroco, don Eros Accorigi, è finito nella bufera.

Il don fa distribuire la Comunione a una bambina

Siamo nella frazione di Ossanesga, a Valbrembo. Qui, durante la Messa, don Eros he deciso di affidare a una della bambine che lo aiutavano a servire Messa, il compito di distribuire la Comunione ai fedeli.

Qualcuno però non ha gradito e ha deciso di filmare l'accaduto: il video è circolato presto sui social, diventando virale.

@silerenonpossum_ Nella Parrocchia dei Ss. Vito, Modesto e Crescenza ad Ossanesga (BG) il parroco don Eros Accorigi fa distribuire l’Eucarestia ad una bambina che ha appena ricevuto il Sacramento. . Mons. Beschi è ancora vivo? La diocesi di Bergamo non ha nulla da eccepire? . . #diocesibergamo #vatican #profanazione #santasede #eucarestia #comunioni #chiesa ♬ suono originale - Silere non possum

Perché una bambina distribuiva la Comunione a Messa

Se pensate che dietro la decisione del parroco ci fosse qualche motivo particolare o "ideologico" fermatevi subito. La spiegazione - come spesso accade - è la più semplice. Don Eros ha spiegato di essere rimasto "a corto di personale" e senza ministro della Comunione ha pensato di incaricare del prezioso compito una bambina, che ha definito "la più pura di cuore in mezzo a tanti peccatori".

Polemica chiusa? Nemmeno per sogno. Dalla Curia di Bergamo è giunto infatti un richiamo al sacerdote, invitato a non ripetere in futuro un'operazione del genere.

Chi può distribuire la Comunione a Messa

La disciplina della Chiesa prevede che a distribuire la Comunione sia il sacerdote celebrante, eventualmente coadiuvato da altri sacerdoti o dai diaconi. In casi di estrema necessità e impedimenti è possibile ricorrere ai ministri straordinari

"Un fedele non ordinato, se lo suggeriscono motivi di vera necessità, può essere deputato dal Vescovo diocesano, in qualità di ministro straordinario, a distribuire la sacra Comunione anche fuori della celebrazione eucaristica, ad actum vel ad tempus, o in modo stabile, adoperando per questo l’apposita forma liturgica di benedizione. In casi eccezionali ed imprevisti l’autorizzazione può essere concessa ad actum dal sacerdote che presiede la celebrazione eucaristica".