In Puglia

Prete celebra la messa con una veste leopardata: le sue foto diventano virali sul Web

La casula usata da monsignor Nicola Girasoli non è passata inosservata finendo mira degli utenti della Rete. La parrocchia ha però voluto precisare il motivo di tale scelta

Prete celebra la messa con una veste leopardata: le sue foto diventano virali sul Web
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Il nome di monsignor Nicola Girasoli, in queste ore, è diventato virale sulla Rete. Il motivo? Aver celebrato una messa indossando una veste leopardata. Le sue immagini stanno facendo rapidamente il giro dei social, dove purtroppo, per il suo look particolare, è finito nell'occhio del ciclone. Ma ecco che la parrocchia è intervenuta a spiegare il motivo di questa scelta.

Prete celebra la messa con una veste leopardata

Prima di entrare nei dettagli della vicenda partiamo da un presupposto: una veste di questo tipo è decisamente insolita e stravagante rispetto alla tradizionale casula bianca e oro indossata dai preti durante la messa. Per questo motivo gli utenti dei social si sono scatenati nel commentare le immagini pubblicate online e che in breve tempo sono diventate virali sulla Rete.

Ma cerchiamo di dare un contesto ai fatti. Protagonista della vicenda è monsignor Nicola Girasoli, nunzio apostolico in Slovacchia. Le fotografie che stanno facendo il giro del Web sono state scattate lo scorso 4 settembre 2023 a Ruvo di Puglia, provincia di Bari, durante in occasione dei 40 anni da parroco di don Salvatore Summo, celebrazione che ha visto la partecipazione anche del Vescovo di Molfetta, monsignor Domenico Cornacchia.

A colpire l'attenzione dei presenti alla messa, ovviamente, è stata la casula indossata dal nunzio apostolico Girasoli: non una semplice veste bianca, come si vede spesso per le celebrazioni cattoliche, ma caratterizzata da un motivo leopardato, appunto insolito per i preti. La parrocchia di Ruvo di Puglia, per ricordare l'evento, ha poi voluto pubblicare sui social le immagini della messa.

Il nunzio apostolico monsignor Nicola Girasoli

E' stato però a quel punto che gli utenti del Web si sono scatenati con reazioni disparate: dai critici "Una caduta di stile", "desolante", "complimenti al look" fino agli ironici "adesso il vescovo corre più veloce" (in riferimento alla velocità di corsa del leopardo) o "della serie Crudelia Demon levati".

Per questo motivo, dopo poco tempo, la parrocchia ha deciso di rimuovere le immagini di monsignor Girasoli. Peccato però che le foto si erano già largamente diffuse online.

La spiegazione della parrocchia

A spegnere ogni tipo di commento alla casula di monsignor Nicola Girasoli ci ha pensato poi la stessa parrocchia che, sulla pagina Facebook della cattedrale, ha dichiarato:

"Date le interpretazioni particolari e sui generis - si legge nel messaggio - si precisa che la casula indossata per la celebrazione, fa parte della espressione locale della liturgia ufficiale dei popoli poveri africani di cui il celebrante (ndr monsignor Girasoli) si è sempre interessato con passione nel suo mandato pastorale.

Tale casula è stata indossata per ringraziare il Signore in merito alla costruzione di una casa per i più bisognosi di quei territori. Ci rendiamo conto che i commenti irrispettosi sono dovuti alla non conoscenza. Vi preghiamo di rettificare le interpretazioni non consone".

Alessandro Balconi

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