Incredibile Odissea

Individuato il tassista che ha rischiato di far saltare un trapianto di rene lasciando il paziente in strada

Succede a Torino, e per una manciata di euro un operaio cinquantenne ha rischiato di veder sfumare l'intervento a lungo atteso

Individuato il tassista che ha rischiato di far saltare un trapianto di rene lasciando il paziente in strada
Pubblicato:
Aggiornato:

Sei euro. Cosa sono sei euro al giorno d'oggi? Cosa ci compriamo? Una bistecca o una bottiglia di vino al supermercato? Un paio di infradito nemmeno di marca? Due paia di calzini? Insomma, non è certo una cifra che cambia la vita. Eppure per un cinquantenne originario del Mali e residente a Torino potevano stravolgere l'esistenza. In peggio. E' una storia che invita a riflettere quella che coinvolge il muratore Kanda e un tassista che aveva decisamente troppa fretta (insieme ai soldi, l'altro elemento che condiziona troppo spesso, come in questo caso, le nostre vite).

Per quei sei euro mancanti, infatti, il cinquantenne ha rischiato di veder saltare un trapianto che attendeva da mesi e che era destinato a risolvere - si spera - i suoi problemi di salute. Spoiler: alla fine l'intervento è stato fatto, ma quello che gli è accaduto impone una riflessione.

Prende il taxi per andare in ospedale, ma gli mancano 6 euro

La vicenda è avvenuta sabato 2 marzo 2024. Il cinquantenne riceve una telefonata dal Centro delle Molinette di Torino. Dall'altro capo del telefono la voce esclama quelle parole che l'uomo attendeva da tempo:

"Abbiamo un rene compatibile per il trapianto, si presenti subito al Centro delle Molinette di Torino".

Con il cuore in gola per l'emozione e la prospettiva di risolvere le sue problematiche di salute, il muratore maliano si veste, mette i suoi documenti  in uno zaino rosso e si precipita prima a fare la dialisi all’ospedale San Giovanni Bosco. Da lì poi chiama un taxi per andare alle Molinette. Ma all'arrivo si accorge di avere in tasca solo 15 euro, 6 in meno del prezzo della corsa.

Il taxi se ne va e inizia l'Odissea

A quel punto Kanda dice al tassista di attendere che andrà a prelevare al bancomat, ma non ne trova nessuno funzionante nelle vicinanze. Torna al taxi e chiede ancora un pochino di pazienza pensando di andare allo sportello interno all'ospedale. Ma il tassista gli risponde che ha fretta e che deve andarsene. A quel punto gira la macchina e lo lascia lì.

Peccato che sul sedile dell'auto siano rimasti lo zaino con i documenti e le cartelle cliniche del cinquantenne, necessari per affrontare l'operazione a lungo attesa.

Le ricerche e il lieto fine

A quel punto il cinquantenne, disperato, è tornato all'area taxi del San Giovanni Bosco, ma non ha rintracciato il tassista. E' però riuscito a contattare i medici che hanno parlato con il centro trapianti alle Molinette, spiegando la situazione e ottenendo l'autorizzazione all'intervento. A quel punto Kanda - che nel frattempo aveva prelevato - è risalito su un taxi (in totale ha speso una quarantina di euro in più del previsto, ma di fronte a quello che gli stava succedendo non si trattava di nulla) ed è tornato alle Molinette, dove al mattino seguente è stato sottoposto all'operazione.

E lo zaino? E' stato ritrovato in corso Dante, non lontano dall'ospedale, da un agente della Polizia Locale, che glielo ha riportato in ospedale. Tutto è bene quel che finisce bene, vien da dire, ma che fatica per 6 euro...

Individuato il tassista

Successivamente il tassista è stato individuato e le sue generalità sono state fornite dal presidente della cooperativa Taxi Torino, Roberto Sulpizi, alla polizia municipale, che indaga su quanto accaduto. Non è stato facile per la cooperativa, che conta circa 1.460 soci su 1.600 tassisti presenti nell'area metropolitana di Torino, risalire al conducente, perché, come spiega Sulpizi, "il cliente è stato caricato a piedi, in un parcheggio e non dopo una chiamata via radio".

"Non abbiamo ancora ricostruito tutta la vicenda, ma in ogni ci siamo messi subito in contatto con il cliente per porgergli le nostre scuse e lo andrò presto a trovare per fargli sentire la nostra vicinanza", ha concluso il presidente della Cooperativa, che ha anche sottolineato come "questa vicenda non deve gettare ombra su un’intera categoria".

Seguici sui nostri canali