Allerta alimentare

Possibile presenza di Escherichia coli nel formaggio: i prodotti ritirati dal mercato (da non mangiare)

Stracchino prodotto in Lombardia: se lo avete acquistato non mangiatelo

Possibile presenza di Escherichia coli nel formaggio: i prodotti ritirati dal mercato (da non mangiare)
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Possibile presenza di Escherichia coli Stec in un lotto di formaggio, scatta il richiamo precauzionale. Una nuova allerta alimentare da parte del produttore e del Ministero della Salute, condivisa anche dai supermercati Iperal(foto di copertina repertorio)

Possibile Escherichia coli nel formaggio

Si tratta nello specifico di un lotto di formaggio a latte crudo ‘Strachì Nustrà’ Monte Bronzone a marchio Colosio richiamato per la possibile presenza di Escherichia coli STEC, riscontrata dal produttore in un lotto di formaggella (il numero è L.4224) prodotta in concomitanza con lo stracchino in questione.

Il prodotto interessato è venduto in forme intere da circa 1,5 kg con il numero di lotto 1741024.

Lo stracchino richiamato

Il formaggio richiamato è stato prodotto dall’Azienda Agricola La Bratta di Foresti Matteo nello stabilimento di Paratico, in provincia di Brescia (marchio di identificazione IT 03 562 CE; marchio di identificazione del produttore IT A5B65 CE).

Cosa fare se lo avete acquistato

Come sempre l'indicazione è di controllare il numero di lotto (tutti gli altri si possono consumare senza rischi) e nel caso corrisponda a quello oggetto del richiamo evitare di consumarlo e riportarlo presso il punto vendita dove avete effettuato l'acquisto per chiedere il rimborso o la sostituzione.

Cosa è l'Escherichia coli STEC

L'Escherichia coli è un germe appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae, famiglia che include un numero ampio di specie batteriche, il cui habitat naturale è rappresentato dall’intestino dell’uomo e di ALCUNIanimali. Alcuni ceppi di Escherichia coli, definiti “produttori di Shiga-Tossina” o “verocitotossici” (STEC o VTEC), sono agenti zoonosici in grado di produrre tossine pericolose per la salute umana, inducendo una grave forma di diarrea emorragica.

Inoltre, una possibile complicazione (5-10% dei casi) a seguito di una infezione da STEC, frequente soprattutto nei bambini, è la sindrome emolitica-uremica (SEU), malattia che si caratterizza per una grave insufficienza renale acuta (spesso è necessario ricorrere alla dialisi), oltre che da anemia e piastrinopenia (ridotto numero di piastrine) e che in alcuni casi (circa il 20%)si rivela fatale. Gli STEC possono appartenere a differenti sierotipi (ne esistono più di un centinaio), ma la gran parte dei casi di infezione riportati nell’uomo risultano causati da E. coli appartenenti a 5 sierotipi (O157, O26, O111, O103 e O145).

I bovini rappresentano il più importante serbatoio naturale di STEC, frequentemente presenti anche in altri ruminanti domestici e selvatici (pecore, capre, cervi, caprioli, ecc), spesso senza causare alcun sintomo di malattia evidente.

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