Pillola anti-Covid da oggi disponibile in Italia: chi può usarla
La pillola di Merck chiamata "molnupiravir" è stata approvata dalla Commissione tecnico scientifica dell'Aifa nella seduta dello scorso 22 dicembre 2021.
E' stata proprio la Commissione tecnico scientifica dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco), nella seduta dello scorso 22 dicembre 2021, a dare il via libera alla distribuzione della pillola anti-Covid. A partire da oggi, martedì 4 gennaio 2022, sarà disponibile il farmaco di Merck chiamata molnupiravir (nome commerciale "Lagevrio"), medicinale autorizzato per il "trattamento dei pazienti Covid-19 non ricoverati con recente insorgenza di malattia da lieve a moderata e con condizioni cliniche sottostanti che possono rappresentare fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid-19 grave".
Da oggi in Italia disponibile la pillola anti-Covid
Si tratta del primo antivirale specifico contro Sars-Cov-2. La pillola anti-Covid, prodotta dal colosso farmaceutico americano Merck Sharp & Dohme e chiamata molnupiravir (nome commerciale "Lagevrio"), a partire da oggi, martedì 4 gennaio 2022, sarà distribuita dalla struttura commissariale diretta dal generale Francesco Paolo Figliuolo a tutte le Regioni. L'approvazione del medicinale è arrivata lo scorso 22 dicembre 2021 durante la seduta della Commissione tecnico scientifica dell'Aifa (Agenzia italiana del farmaco) la quale ha dato il suo via libera alla distribuzione, pubblicando poi in Gazzetta Ufficiale le modalità di impiego e le condizioni di somministrazione del farmaco. Per la sua prescrizione è previsto l’utilizzo di un Registro di monitoraggio che sarà presto accessibile online sul sito della stessa Aifa.
Chi può usarla e come
La pillola anti-Covid è autorizzata specificatamente per il "trattamento dei pazienti Covid-19 non ricoverati con recente insorgenza di malattia da lieve a moderata e con condizioni cliniche sottostanti che possono rappresentare fattori di rischio specifici per lo sviluppo di Covid-19 grave".
Il primo antivirale contro Sars-Cov-2 deve essere assunto per via orale in caso di positività al Covid entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi. Il trattamento dura 5 giorni e consiste in 4 capsule (800 mg totali) da prendersi due volte al giorno. Il suo utilizzo non è raccomandato a donne in gravidanza. L'allattamento al seno, inoltre, deve deve essere interrotto durante il trattamento e per 4 giorni dopo il trattamento. L'uso della pillola, in caso di positività, previene le ospedalizzazioni.
La selezione del paziente, secondo quanto indicato dall’Aifa - è affidata ai medici di medicina generale, i medici delle Usca e in generale ai medici che “abbiano l’opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi moderati e di indirizzarli rapidamente alla struttura presso la quale effettuare la prescrizione e al distribuzione del farmaco e deve avvenire nel rispetto ei criteri fissati dalla Cts”.
Non sostituisce il vaccino anti-Covid
Nonostante quanto affermato precedentemente, rammentiamo l'importanza di sottoporsi alla vaccinazione anti-Covid, al fine di rafforzare l'organismo e prevenire l'acutizzarsi di forme gravi del virus. Il farmaco può offrire un’arma in più, ma non può sostituire il siero anti-Covid. La pillola, infatti, come gli altri farmaci, ha una durata d’azione limitata: la concentrazione dei principi attivi si abbassa e, dopo un paio di giorni, il medicinale sarà scomparso dall’organismo. Il vaccino, invece, agisce sul sistema immunitario, che, dopo essere stato istruito, è in grado di combattere per mesi contro il virus.
Come funziona la pillola anti-Covid
La pillola anti-Covid produce alterazioni del materiale genetico (Rna) del virus durante la replicazione in modo da renderlo incapace di moltiplicarsi. Il farmaco non colpisce la proteina spike del Covid per questo la sua efficacia sarebbe garantita a prescindere dalle varianti presenti e future. Due sono le problematiche legate al medicinale:
- L’efficacia nel prevenire le ospedalizzazioni è bassa: scesa nel corso del tempo quando si precisavano i dati dello studio di Fase 3. Dall’iniziale 50% di riduzione dei decessi e ricoveri si è arrivati al 30% riguardante i dati di tutti i partecipanti iscritti.
- Somministrare il farmaco in tempo: deve essere assunto entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi, ma arrivare a intercettare la malattia così rapidamente non è scontato.
Chi la distribuisce
Filippo Drago, esperto della Società Italiana di Farmacologia (SIF), segnala che l’accesso al molnupiravir segue lo stesso flusso degli anticorpi monoclonali. Le Regioni decidono come distribuirlo: presumibilmente all’inizio il farmaco sarà presente nelle farmacie ospedaliere, in seguito nelle farmacie autorizzate. Al paziente non dovrebbe costare nulla. Ci potranno essere alcune Regioni che richiederanno accertamenti preliminari (come tampone ed eventuale dimostrazione di fragilità).