Perché oggi (soprattutto in Emilia) è il giorno della "Pastasciutta antifascista"
Una ricorrenza storica che nel 2023 compie 80 anni
Nella giornata di oggi, martedì 25 luglio 2023, c'è un motivo in più per mangiarsi un piatto di pasta. Ottant'anni fa, infatti, in concomitanza con la caduta del regime fascista, la famiglia dei sette fratelli Cervi a Campegine, in provincia di Reggio Emilia, portò la pastasciutta in piazza per celebrare la fine del Ventennio. Da quel momento, ogni 25 luglio, è nata la ricorrenza della "Pastasciutta antifascista". Una tradizione divenuta nazionalpopolare e che viene festeggiata un po' ovunque nella nostra con una serie di eventi ad-hoc.
Oggi, 25 luglio, è il giorno della "pastasciutta antifascista"
La pastasciutta, come risaputo, rappresenta uno degli alimenti tipici della cultura culinaria italiana. Una pietanza che unisce ogni regione dello Stivale e che viene realizzata con ogni tipo di condimento possibile e immaginabile a seconda delle peculiarità caratteristiche di un territorio. Oggi, però, 25 luglio 2023, è una giornata particolare perché nella nostra Penisola si celebra una ricorrenza storica: oggi è il giorno della "Pastasciutta antifascista".
Ma da dove deriva una tale tradizione così tanto singolare? Per individuare l'origine di questa giornata bisogna fare un salto indietro di 80 anni esatti.
Ci troviamo a Campegine, Comune della provincia di Reggio Emilia (Emilia Romagna). Qui, ai tempi, risiedeva la famiglia Cervi, composta da contadini benestanti. Il capofamiglia era il signor Alcide, marito di Genoveffa e padre di sette fratelli (Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio ed Ettore). Dopo essersi emancipati dalla condizione di mezzadro, Alcide si trasferì nel 1934 con la famiglia in un podere in affitto a Gattatico, vicino Campegine.
I Cervi, però, non erano semplici contadini. Sospinti dall'animo politico del padre Alcide, la famiglia Cervi si caratterizzò per essere antifascista, portando avanti la lotta contro il regime di Mussolini e attirando attorno a sé tutta una serie di oppositori del Fascismo.
E' proprio a questa famiglia che si lega la tradizione della "pastasciutta antifascista".
La sera del 25 luglio 1943, infatti, quando si scoprì che il dittatore Mussolini era stato deposto, arrestato e confinato in Abruzzo dalla monarchia sabauda, a Campegine esplose una grande festa: dopo vent'anni di terrore, il fascismo era finalmente caduto. Per questo motivo la famiglia Cervi decise di cucinare quintali di pasta al burro e parmigiano e invitando tutti in piazza a Campegine per celebrare il grande momento. In questo senso, ogni anno, il 25 luglio, si mangia la "pastasciutta antifascista".
Ma perché proprio la pastasciutta?
A chiunque si chiedesse perché è stato scelto proprio questo alimento, in un'epoca storica nella quale la gente comune si cibava con altre pietanze (soprattutto la polenta), la risposta è data dal sociologo Marco Cerri nel suo libro La pastasciutta dei Cervi.
I motivi sono tre.
- Il primo riguarda il progetto autarchico, perché la pasta si fa col grano e per raggiungere l’autosufficienza cerealicola bisognava consumare poco grano.
- Il secondo è propagandistico e nasce dai futuristi. Tommaso Marinetti e gli altri si scagliarono contro la pasta dicendo che rammolliva lo spirito, dava sonnolenza e portava al neutralismo, cioè ad essere contrari alla guerra.
- Il terzo riguarda la logica del ruralismo fascista, che additava la pasta come una moda importata dall’America
Per queste tre ragioni il regime mise in atto una sorta di guerra contro la pastasciutta. E proprio perché ai fascisti non piaceva, venne scelta come simbolo dell'antifascismo. Una tradizione che è rimasta nel tempo e che oggi, 25 luglio 2023, compie 80 anni.
Tutti gli eventi della "Pastasciutta antifascista" in Italia
"Il 25 luglio saranno 80 anni dalla caduta del regime fascista - scrive l'Anpi (Associazione nazionale partigiani dell'Italia) sul proprio sito Web - Quella stagione nera di soppressione delle libertà, di violenza, di guerra. E come da bella tradizione in tutta Italia si svolgerà la Pastasciutta Antifascista in ricordo proprio della pastasciutta che il 25 luglio 1943 la famiglia Cervi offrì agli abitanti di Campegine per festeggiare l'evento. E anche l'ANPI farà Festa raccontando e seminando un altro Paese.
Esattamente e appassionatamente opposto a quello immaginato e poi concretizzato dal criminale Benito Mussolini. Accoglienza, Pace, Solidarietà, Uguaglianza: ecco il suo volto. Un Paese della Costituzione pienamente attuata. Un Paese unito intorno ad una salvezza civile che consideriamo ancora possibile. Non saremmo altrimenti antifascisti ed eredi delle partigiane e dei partigiani. Invitiamo calorosamente le cittadine e i cittadini di buona volontà democratica a partecipare".
Nella serata di oggi, 25 luglio 2023, quindi, sarà prevista una serie di eventi in tutta la Penisola per celebrare la giornata della Pastasciutta antifascista.
Se siete desiderosi di partecipare a questa storica ricorrenza, vi converrà fare un salto nella sezione eventi sul sito dell'Anpi e filtrare i risultati in base alla vostra regione. L'Associazione Nazionale dei Partigiani ha infatti raccolto tutte le varie iniziative locali nelle quali verrà festeggiato il giorno della "Pastasciutta antifascista".