La decisione

Perché il Tar ha sospeso (ancora) l'ordinanza di abbattimento dell'orsa Jj4

Secondo il Tribunale ci sono gli estremi per il trasferimento. E "bacchetta" anche la Provincia di Trento

Perché il Tar ha sospeso (ancora) l'ordinanza di abbattimento dell'orsa Jj4
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Il Tar ha sospeso per la seconda volta l'ordinanza del presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti di abbattimento dell'orsa Jj4, che all'inizio di aprile aveva aggredito e ucciso il runner 26enne Andrea Papi. La decisione di accogliere il ricorso delle associazioni animaliste e ambientaliste è arrivata martedì 2 maggio 2023.

Perché il Tar ha sospeso (ancora) l'ordinanza di abbattimento dell'orsa Jj4

In sostanza, secondo il Tribunale amministrativo regionale, l'orsa non va abbattuta ma trasferita. Si tratta come detto del secondo pronunciamento in questa direzione da parte del Tar. Dopo il primo, Fugatti non si era arreso e aveva promulgato (il 28 aprile 2023) una seconda ordinanza di abbattimento. 

Ma perché il Tar ha deciso così? Vediamo quali sono i passaggi fondamentali che spiegano la decisione del presidente del Tribunale Fulvio Rocco.

"La soppressione non può ragionevolmente e legittimamente conseguire da una carenza strutturale del Casteller confessoriamente addebitabile alla stessa Provincia".

Inoltre "il trasferimento dell'animale secondo parere reso dall'Ispra in data 20 aprile 2023 per il caso di specie risulta in sé ammissibile e, dunque, posta su di un piano di perfetta concorrenza con quella dell'abbattimento (...)".

In sostanza, dunque, non è ammissibile la motivazione data dalla Provincia per l'abbattimento. Fugatti nella sua ordinanza parlava infatti di "trasferimento  impraticabile perché le disponibilità  rappresentano, ad oggi, generiche e sommarie dichiarazioni di presa in carico dell'esemplare pericoloso di cui si discute".

Ma - come ha ricordato il Tar - "la stessa Amministrazione provinciale nel corso del 2021 ha trasferito due esemplari di orso, già a lungo rinchiusi al Casteller e analogamente 'problematici', in strutture di accoglienza ubicate all'estero: si tratta, rispettivamente, dell'orsa DJ3 trasferita in una riserva tedesca e dell'orso M57 trasferito a sua volta in una riserva ungherese".

Mancano gli accertamenti

Sempre sul tema dell'abbattimento, il Tar sottolinea inoltre come nel decreto di Fugatti del 28 aprile non c'è evidenza "di accertamenti istruttori compiuti al riguardo".

Il Tar ritiene anche che ampi passaggi del decreto della Provincia "risultano paradossalmente confessori circa l'omesso apprestamento da parte dell'Amministrazione provinciale - ma, parrebbe, anche da parte dello Stato comunque coinvolto finanziariamente nell'iniziativa - di opere di ampliamento della struttura, del Casteller".

"Un inadempimento, questo, deprecabilmente protrattosi a tutt'oggi pur nel notorio contesto del consistente (e del tutto incontrollato) incremento della presenza degli esemplari di orso nel territorio provinciale".

 

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