Perché grazie all'inflazione aumenta il Tfr
Grazie all'incremento dei prezzi, il Trattamento di fine rapporto si rivaluterà quasi del 10 per cento
Tra tante notizie, ce n'è una buona. Anche con un effetto non immediato. Sì, perché i lavoratori dipendenti italiani vedranno aumentare l'importo del loro Tfr, il Trattamento di fine rapporto. Tutto "merito" dell'inflazione galoppante, che ogni tanto ha anche qualche effetto positivo.
Il Tfr aumenta: "merito" dell'inflazione
Ma cosa è il Tfr? Lo sapranno tutti quanti, ma come si dice... repetita iuvant. Il Trattamento di fine rapporto è disciplinato dall'articolo 2120 del Codice civile.
"In ogni caso di cessazione del rapporto di lavoro subordinato, il prestatore di lavoro ha diritto ad un trattamento di fine rapporto.
Tale trattamento si calcola sommando per ciascun anno di servizio una quota pari e comunque non superiore all'importo della retribuzione dovuta per l'anno stesso divisa per 13,5. La quota è proporzionalmente ridotta per le frazioni di anno, computandosi come mese intero le frazioni di mese uguali o superiori a 15 giorni".
Ma perché aumenta in base all'inflazione? L'articolo del Codice prosegue così:
"Il trattamento, con esclusione della quota maturata nell'anno, è incrementato, su base composta, al 31 dicembre di ogni anno, con l'applicazione di un tasso costituito dall'1,5 per cento in misura fissa e dal 75 per cento dell'aumento dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, accertato dall'Istat, rispetto al mese di dicembre dell'anno precedente".
"Ai fini della applicazione del tasso di rivalutazione di cui al comma precedente per frazioni di anno, l'incremento dell'indice Istat è quello risultante nel mese di cessazione del rapporto di lavoro rispetto a quello di dicembre dell'anno precedente. Le frazioni di mese uguali o superiori a quindici giorni si computano come mese intero".
Di quanto aumenta il Tfr
In base all'indice dei prezzi al consumo, si calcola anche il coefficiente di rivalutazione del Tfr: parliamo di una percentuale, calcolata mese per mese, utilizzata per incrementare (rivalutare) il fondo del Trattamento di fine rapporto accantonato fino all'anno precedente.
La rivalutazione del Tfr è stata introdotta per la prima volta con la riforma del 1982 (Legge 297/1982) che ha modificato l'articolo 2120 del Codice Civile.
Il coefficiente di rivalutazione del Tfr per dicembre 2022 è pari al 9,974576%, il che consentirà di vedere incrementare l'ammontare del proprio Tfr per tutti i lavoratori dipendenti italiani.