Perché AstraZeneca ritira il suo vaccino anti Covid in tutto il mondo
Trombosi come raro effetto collaterale, in circa due o tre persone su 100mila vaccinate con il vaccino Vaxzevria
Mercoledì 8 maggio 2024, AstraZeneca ha dichiarato di aver avviato il ritiro mondiale del suo vaccino contro il Covid-19. L'azienda farmaceutica ha aggiunto che procederà al ritiro delle autorizzazioni all'immissione in commercio del Vaxzevria in Europa.
La giustificazione ufficiale del colosso farmaceutico anglo-svedese fa riferimento a "eccedenza di vaccini aggiornati disponibili". Ma a fine aprile 2024, l'azienda ha confermato - in documenti giudiziari nel corso di un procedimento legale a Londra - che il suo siero può causare trombosi come raro effetto collaterale.
Sul meccanismo alla base di questi rari effetti avversi si è anche concentrato un recente team di scienziati gallesi, che pare averne individuato il funzionamento e le ragioni.
AstraZeneca ha rammentato che il suo vaccino ha salvato più di un milione di vite in tutto il mondo e prevenuto 50 milioni di casi di Covid.
Perché AstraZeneca ha ritirato il suo vaccino in tutto il mondo
C'è l'ufficialità: il vaccino anti Covid di AstraZeneca non verrà più somministrato, l'azienda lo ritira in tutto il mondo. L'Agenzia europea per i medicinali ha emesso un avviso secondo cui il vaccino non è più autorizzato all'uso. AstraZeneca ha affermato che la decisione è stata presa perché ora è disponibile una varietà di vaccini più recenti che sono stati adattati per colpire le varianti di Covid-19. Ciò aveva portato a un calo della domanda del vaccino AstraZeneca, che non viene più prodotto né fornito.
L'azienda mette in luce poi come "i nostri sforzi sono stati riconosciuti dai governi di tutto il mondo e sono ampiamente considerati come una componente fondamentale per porre fine alla pandemia globale". Il Guardian ricorda infine come, sebbene il vaccino sia risultato complessivamente sicuro ed efficace, comportava il rischio di un effetto collaterale raro ma grave, noto come trombosi con trombocitopenia o TTS. La rara sindrome si è verificata in circa due o tre persone su 100mila vaccinate con il vaccino Vaxzevria.
L'ammissione del colosso farmaceutico potrebbe aprire la strada a risarcimenti multimilionari, secondo i media britannici.
Il processo
Alcune settimane fa, l'azienda biofarmaceutica internazionale AstraZeneca ha confermato che uno degli effetti collaterali del suo vaccino contro il Covid-19 può essere la sindrome da trombosi con trombocitopenia (TTS).
Lo ha scritto il Telegraph, citando documenti di tribunale. È stata presentata un'azione legale collettiva contro l'azienda perché il vaccino, sviluppato insieme all'Università di Oxford, ha causato danni gravi o fatali a diversi pazienti, si legge nel comunicato.
"Il vaccino può causare, in casi molto rari, una sindrome da trombosi con trombocitopenia (Tts). Le cause sono sconosciute", si legge in un estratto di un documento fornito dall'azienda a un tribunale lo scorso febbraio. Secondo i media, sono state presentate 51 richieste di risarcimento all'Alta Corte di Londra, in cui le vittime e le loro famiglie chiedono danni per circa 125 milioni di dollari.
La prima richiesta è stata presentata l'anno scorso da Jamie Scott, che, dopo la somministrazione del vaccino nell'aprile 2021, ha sviluppato un coagulo di sangue e un'emorragia cerebrale, che avrebbe causato danni permanenti al cervello. Viene citato anche il caso della famiglia di Francesca Tuscano, una donna italiana morta nell'aprile 2021 per trombosi vascolare cerebrale il giorno successivo alla somministrazione del farmaco di AstraZeneca.
"I benefici superano i rischi"
L'azienda ha tenuto a chiarire, pur ammettendo l'esistenza dei rari effetti collaterali, che i benefici superano i rischi:
"Dall'insieme delle evidenze raccolte negli studi clinici e dai dati del mondo reale, è stato continuamente dimostrato che il vaccino AstraZeneca-Oxford ha un profilo di sicurezza accettabile e gli enti regolatori di tutto il mondo affermano costantemente che i benefici della vaccinazione superano i rischi di effetti collaterali potenzialmente estremamente rari".
Il meccanismo che scatena le trombosi
Un team di scienziati di Cardiff, in Galles, ritiene di aver trovato la causa dei rari casi di trombosi registrati dopo l'inoculazione del vaccino anti Covid di AstraZeneca. Lo riporta BBC. Gli esperti hanno presentato uno studio che spiega come una proteina del sangue venga attratta da un determinato componente del vaccino. E questa attrazione sarebbe "l'innesco" della reazione a catena che coinvolge il sistema immunitario e che culmina con i pericolosi coaguli.
Per rilevare questa reazione gli scienziati hanno usato una tecnica chiamata "microscopio crioelettronico" che consente di avere immagini dell'adenovirus a livello molecolare.
L'Università di Oxford invece ha rifiutato di commentare la ricerca.