stiamo perdendo la ragione?

Per tre milioni di italiani il Covid non esiste (e per altrettanti la terra è piatta)

Il dato emerge dal rapporto annuale Censis, che dice anche che la pandemia ha raddoppiato i poveri e ci ha resi più insicuri.

Per tre milioni di italiani il Covid non esiste (e per altrettanti la terra è piatta)
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La pandemia ha cambiato tante cose. Siamo passati dal "ci renderà migliori" alla "guerra" tra pro e anti vaccinisti, abbiamo sentito nell'ultimo periodo teorie strampalate di ogni genere e visto propagandare cure miracolose che in alcuni casi hanno portato anche alla morte delle persone (ultimo caso, il No vax austriaco che pensava di curarsi con i clisteri di candeggina). Ma che l'irrazionalità abbia preso il sopravvento su molti di noi ora lo certificano anche i dati. Secondo il rapporto Censis 2021, pubblicato venerdì 3 dicembre, il 5,9% degli italiani (circa tre milioni) crede che il Covid non esista e il 5,8% che la terra sia piatta. Se siano poi gli stessi è tutto da dimostrare...

Per tre milioni di italiani il Covid non esiste

Si può ragionare su tutto, sulla contrarietà o meno a vaccini e Green pass, ma negare l'esistenza del Covid appare francamente un'operazione di fantascienza. Eppure non sono così pochi gli italiani che pensano sia tutto una gigantesca farsa. Sono circa 6 su cento, in totale tre milioni.

"Accanto alla maggioranza ragionevole e saggia si leva un’onda di irrazionalità - apre il rapporto Censis -  È un sonno fatuo della ragione, una fuga fatale nel pensiero magico, stregonesco, sciamanico, che pretende di decifrare il senso occulto della realtà. Si osserva una irragionevole disponibilità a credere a superstizioni premoderne, pregiudizi antiscientifici, teorie infondate e speculazioni complottiste".

Accanto ai negazionisti "duri e puri", poi, un universo di complottismo e antiscientismo. Per il 10,9% il vaccino è inutile e inefficace. Per il 31,4% è un farmaco sperimentale e le persone che si vaccinano fanno da cavie. Per il 12,7% la scienza produce più danni che benefici.

Non solo Covid

Non è solo il Covid a scatenare il complottismo all'ennesima potenza. Ce n'è davvero per tutti i gusti, dal 19,9% degli italiani che considera il 5G uno strumento molto sofisticato per controllare le menti delle persone, al negazionismo storico-scientifico: il 5,8% è sicuro che la Terra sia piatta e il 10% è convinto che l’uomo non sia mai sbarcato sulla Luna.

La teoria cospirazionistica del "gran rimpiazzamento" trova consensi nel 39,9% degli italiani, certi del pericolo della sostituzione etnica: identità e cultura nazionali spariranno a causa dell’arrivo degli immigrati, portatori di una demografia dinamica rispetto agli italiani che non fanno più figli, e tutto ciò accade per interesse e volontà di presunte opache élite globaliste.

Dalle piazze ai social

L'irrazionale è pressoché ovunque e occupa sempre più spazio, dalle piazze alle tv, passando per i social e i libri:

"L’irrazionale ha infiltrato il tessuto sociale, sia le posizioni scettiche individuali, sia i movimenti di protesta che quest’anno hanno infiammato le piazze, e si ritaglia uno spazio non modesto nel discorso pubblico, conquistando i vertici dei trending topic nei social network, scalando le classifiche di vendita dei libri, occupando le ribalte televisive".

La pandemia ci ha reso più poveri e insicuri

Il rapporto Censis poi tocca molti altri temi, che  in alcuni casi allarmano. Come il dato sulle famiglie italiane che vivonoo in condizioni di povertà assoluta, che sono praticamente raddoppiate, passando da 980.000 del 2021 a due milioni.
Il rapporto evidenzia anche come la pandemia abbia accentuato il senso di vulnerabilità: il 40,3% degli italiani si sente insicuro pensando alla salute e alla futura necessità di dover ricorrere a prestazioni sanitarie.

QUI IL RAPPORTO CENSIS COMPLETO

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