Manifestazioni in tutta Italia

Dal Piemonte, alla Lombardia, alla Toscana: per cosa e come protestano gli agricoltori in Italia

Dopo il Sud, la protesta di sposta al Centro Nord: presidi e cortei in Lombardia e Toscana

Dal Piemonte, alla Lombardia, alla Toscana: per cosa e come protestano gli agricoltori in Italia
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Dalla Lombardia alla Sardegna, dalla Toscana al Lazio, la protesta degli agricoltori monta in tutta Italia. Con disagi non indifferenti per tutti.

Perché protestano gli agricoltori  in Italia

Partita dall'Europa (Germania e Francia, ma anche Belgio e Austria), la protesta si è presto allargata anche all'Italia, prima al Sud e poi al Centro Nord. Da martedì 30 gennaio 2024 anche Lombardia, Toscana, Lazio, Umbria e Sardegna si sono unite alle manifestazioni.

Ma perché protestano gli agricoltori in Italia? I motivi sono numerosi, dall'aumento del prezzo del gasolio all'enorme divario tra il loro ricavo dalla vendita dei prodotti e il prezzo a cui gli stessi arrivano sul mercato. Ma anche contro quella che definiscono la "burocrazia dell'Europa" e il suo Green Deal, una serie di misure - già in gran parte approvate - che mirano a rendere la produzione di energia meno dannosa per l'ambiente per favorire uno stile di vita più sostenibile.

Dove protestano gli agricoltori

A coordinare la protesta partita il 30 gennaio 2024 è il movimento “Riscatto Agricolo”, un movimento autonomo spontaneo, apolitico e indipendente dalle associazioni di categoria. E' sostanzialmente un gruppo di agricoltori che si incontra sui social e dà così vita a varie forme di protesta.

Il manifesto di "Riscatto agricolo" propone vari temi, tra cui la revisione delle politiche agricole europee, il divieto di importazione da paesi con regolamenti produttivi e sanitari meno stringenti, l'eliminazione dell'obbligo di tenere incolti i terreni, detassazioni fiscali per gli agricoltori e regolamenti più stringenti sull'ingresso dei cibi sintetici sul mercato.

  • Riprogrammazione Green Deal
  • Importazioni vietate da Paesi che non rispettano i regolamenti fitosanitari e produttivi
  • Abolizione immediata dei vincoli e incentivi per non coltivare terreni
  • Detassazione agricola (IRPEF-IMU)
  • Agevolazioni per carburante agricolo
  • NO ai cibi sintetici
  • Riforma Aliquota IVA applicata (massimo al 10%)
  • Fauna selvatica: più politiche di sostegno

Una delle preoccupazioni principali riguarda l'installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, oltre alle difficoltà già affrontate dal settore agricolo e zootecnico.

La protesta non si limita quindi a questioni fiscali e burocratiche, ma si estende anche alla difesa dell'ambiente e della figura dell'agricoltore nella società. Gli agricoltori chiedono anche una riforma delle politiche sulla fauna selvatica e una riqualificazione dell'immagine dell'agricoltore come custode dell'ambiente e produttore di cibo vitale per la società

La protesta in Lombardia

Martedì 30 gennaio 2024 centinaia di agricoltori sono arrivati da tutta la Lombardia a Melegnano, dove hanno organizzato un presidio che durerà per cinque giorni.

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In provincia di Pavia centinaia di trattori hanno invaso nella giornata  martedì 30 gennaio 2024, le strade di Voghera. Qui la protesta sarà itinerante e si sposterà a Casteggio, poi a Broni e Stradella, sino a sabato 3 febbraio 2024, dove potrebbe svolgersi una grande manifestazione a Pavia.

Un centinaio di trattori si sono radunati invece al casello di Mantova Nord dell'A22 provenienti anche da fuori provincia.

Agricoltori: la protesta in Piemonte

Anche il Piemonte si mobilità.

Nel Torinese, Giovedì 1 febbraio 2024 è in programma un presidio a Caluso, a seguire il corteo lungo le strade del territorio.

Pure nel Novarese non mancano le manifestazioni. In città la carovana di 150 trattori è arrivata mercoledì 31 gennaio 2024, e si è  poi spostata a Vicolungo.

Altre proteste a Cuneo, Alessandria e Vercelli.

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Verona: anche a Fieragricola si protesta

Mercoledì 31 gennaio 2024, è iniziata a Veronafiere la 116esima di Fieragricola: la rassegna internazionale di agricoltura in programma fino a sabato 3 febbraio 2024. Ma davanti ai cancelli dell'inaugurazione un presidio di 300 agricoltori in protesta per rivendicare i propri diritti.

Presente anche il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha spiegato ai manifestanti la linea del Governo: dare priorità ai settori produttivi nonché lottare contro la burocrazia a Bruxelles.

"Qui il problema è l'assenza di un valore generale  che garantisce le produzioni. Dobbiamo far crescere la nostra economia e quindi anche la possibilità di ripartire. Nell'ultimo tratto della filiera, cioè l'anello principale nell'agricoltura, il reddito deve essere sufficiente non solo a vivere l'agricoltore, ma far vivere e far crescere la sua famiglia e far crescere l'economia di questa Nazione. Ma vanno decise le priorità. Qui si è pagato per non coltivare: bisogna aiutare a coltivare fino all'ultimo pezzo di terra arabile del nostro Paese".

La protesta in Toscana

In Toscana, dopo Grosseto, la protesta si sposta mercoledì 31 gennaio 2024  casello autostradale in Valdichiana (Arezzo)

"Purtroppo noi, che viviamo di questo, abbiamo visto che le politiche dell'Unione Europea volgono a diminuire le produzioni agricole europee, c'è sempre una tendenza a renderci la vita impossibile e la scelta obbligata è quella di diminuire le coltivazioni o di smettere - ha spiegato l'organizzatore della protesta, Maurizio Senigagliesi - perché oggi siamo arrivati al punto dagli adempimenti e dalle nuove politiche agricole siamo arrivati al punto di non poter più lavorare oltretutto il prezzo è sempre meno a noi e sempre di più ai consumatori, quindi c'è qualcosa che non quadra".

Finora non ci sono stati particolari disagi

Finora la protesta non ha creato particolari disagi. Mentre in Francia e in Germania si bloccano le Autostrade, nel nostro Paese i disagi sono stati contenuti. Qualche momento di tensione si è verificato soltanto martedì 30 gennaio 2024 al casello di Orte (Viterbo) sull'Autostrada A1. Purtroppo, invece, in Calabria è avvenuta una disgrazia. A Catanzaro un uomo bloccato nel traffico per la protesta è stato colto da un infarto e nonostante l'arrivo dei soccorsi con l'elicottero è morto. 

Le associazioni di categoria cosa fanno?

ColdirettiCia e Confagricoltura, da parte loro, non hanno aderito alla manifestazione, ma si sono dette critiche verso le politiche del Governo.

Nei giorni scorsi Coldiretti era intervenuta per dire basta alla concorrenza sleale dei Paesi terzi ed introdurre con decisione il principio di reciprocità per fare in modo che tutti i prodotti che entrano nell’Unione rispettino gli stessi standard dal punto di vista ambientale, sanitario e del rispetto delle norme sul lavoro previsti nel mercato interno.

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