Parto record a 63 anni grazie alla procreazione assistita: è la mamma più anziana d'Italia
La donna, per due volte, si è recata a Kiev nonostante la guerra in corso per sottoporsi alla fecondazione assistita
Ha desiderato questo figlio oltre ogni limite: compresi quelli anagrafici e geografici. Parto record in Versilia, dove una donna, Flavia Alvaro, è diventata madre a 63 anni. La signora si è sottoposta alla fecondazione in vitro in Ucraina, a Kiev - nonostante la guerra in corso - perché lì non esiste limite anagrafico per le aspiranti madri.
Entrambi stanno bene, il piccolo si trova nel reparto prematuri dell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore. Appena avrà raggiunto il peso forma potrà andare a casa.
Diventa madre a 63 anni
Ha dato alla luce con parto cesareo un bambino dopo essersi sottoposta alla Procreazione medicalmente assistita (Pma), ovvero alla fecondazione in vitro in Ucraina, a Kiev. Un parto da record quello avvenuto in provincia di Lucca.
Come racconta Prima Firenze, una donna di Viareggio, che compirà 64 anni il 24 ottobre prossimo, ha dato alla luce un bambino con parto cesareo a dopo essersi sottoposta alla fecondazione in vitro all'estero. E' diventata così la mamma più ‘anziana’ d’Italia.
Il neonato e il parto
Il neonato, 2 chili il suo peso, è nato a 31 settimane e 4 giorni. Il parto è avvenuto lunedì scorso, quasi d'urgenza: la pressione sanguigna si era alzata e il dottore ha ritenuto opportuno intervenire subito con un cesareo. La gravidanza, riferisce il ginecologo, era stata tranquilla.
Il medico spiega:
"Ha voluto fortissimamente questo figlio ed è volata in Ucraina per ben due volte".
Un primo tentativo, due anni fa, era fallito: aveva abortito alla 14ma settimana. Poi la nuova fecondazione lo scorso autunno quando la donna, nonostante la guerra, torna in Ucraina, dove non esiste il limite anagrafico per sottoporsi a questi trattamenti. Ad attendere il neonato a casa anche la nonna di 93 anni.
Il nodo dell'età in Italia e le Regioni
Va chiarito che per ciò che riguarda la PMA nel servizio sanitario nazionale, in Italia, le Regioni, competenti in materia di salute, hanno stabilito dei “paletti anagrafici”, in modo diverso ed indipendente, ovviamente per motivi di budget. Capita così che in Veneto si possa ricorrere alla PMA presso una struttura pubblica anche fino ai 50 anni, in Campania fino ai 46, in Lombardia e nel Lazio 43 (che è anche l’età media suggerita dalla Conferenza delle Regioni al riguardo). Rimane il problema delle lunghissime liste d’attesa che possono portare anche fuori dal limite prestabilito.
Diverso il discorso se si decide di muoversi privatamente.