Papa Francesco si affaccerà dalla finestra del Gemelli. Il cardinale Fernandez: "Deve reimparare a parlare"
Per Papa Francesco sarà la prima apparizione pubblica dal suo ricovero al Policlinico di Roma, ormai 38 giorni fa

Mentre si avvicina la domenica dell’Angelus, la Sala Stampa Vaticana ha comunicato l'intenzione di Papa Francesco di affacciarsi dal Policlinico Agostino Gemelli di Roma per un saluto e una benedizione. La prassi seguita finora prevede la diffusione del solo testo della preghiera e dopo la foto scattata al Pontefice apparirà in pubblico, sia pure per pochi istanti, al termine dell'Angelus di domenica 23 marzo 2025.
Papa Francesco torna in pubblico
Il Pontefice si affaccerà dalla sua stanza e impartirà la benedizione ai fedeli radunati nel piazzale dell’ospedale. Quella di domenica sarà la prima apparizione pubblica del Papa dopo 38 giorni di ricovero.
Questa ipotesi è rimbalzata sulle cronache perché alcuni tecnici e membri della Gendarmeria vaticana sarebbero stati visti prendere misure alla finestra del decimo piano, forse per allestire una pedana momentanea. Un'ipotesi confermata dalla stessa sala stampa vaticana nella giornata di sabato 22 marzo 2025.
Il cardinale Fernandez: "Deve reimparare a parlare"
Il cardinale Victor Manuel Fernandez, prefetto della Dottrina della Fede e stretto collaboratore del Papa, ha dichiarato che il Pontefice sta migliorando, ma deve ancora adattarsi ai cambiamenti nella respirazione.

"Il Papa sta molto bene, ma l’ossigeno ad alti flussi secca tutto. Deve imparare di nuovo a parlare", ha affermato Fernandez.
Interpellato su un possibile rientro in Vaticano per Pasqua, il cardinale ha risposto che i medici vogliono essere completamente sicuri prima di dimettere Francesco, il quale, dal canto suo, desidera impiegare tutte le energie per gli altri piuttosto che per sé stesso.
Fernandez ha sottolineato il carattere resiliente del Pontefice: "È un gesuita di altri tempi, un uomo forte, capace di trovare un senso anche nei momenti difficili". Ha inoltre escluso con decisione l’ipotesi di dimissioni: "Non credo veramente, quello no".
Le ultime sulle condizioni di Papa Francesco
Nel contesto del recupero, l’affermazione che Papa Francesco debba "reimparare a parlare" è stata interpretata in Vaticano come una conseguenza della ridotta ossigenazione. La fisioterapia respiratoria gioca un ruolo chiave nel riadattamento dell’articolazione delle parole e della gestione del respiro.
Papa Francesco, al suo trentaseiesimo giorno di degenza per una polmonite bilaterale, continua a mostrare segni di miglioramento. Le sue condizioni restano stabili, con progressi nella motricità e nella respirazione. La ventilazione meccanica notturna è stata sospesa, mentre l’ossigeno ad alti flussi viene progressivamente ridotto durante il giorno.
Il Pontefice alterna le cure farmacologiche alla fisioterapia respiratoria e motoria, mantenendo anche un impegno parziale nel lavoro e nella preghiera. Non ha ricevuto nuove visite, eccezion fatta per i suoi collaboratori più stretti, e non vi sono ancora indicazioni ufficiali su quando potrà lasciare l’ospedale. Anche i riti pasquali restano un’incognita, senza decisioni definitive su chi li presiederà.