Papa Francesco ha ripreso a lavorare dopo il superamento delle crisi respiratorie
Folla a San Pietro per il rosario, il cardinale Parolin invoca Maria "Salus Infirmorum"
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Papa Francesco ha ripreso la sua attività lavorativa dopo aver superato le crisi respiratorie che lo hanno colpito nei giorni scorsi. Le condizioni restano critiche, ma è in corso un leggero miglioramento.
L'ultimo aggiornamento è arrivato questa mattina, martedì 25 febbraio 2025, con una nota diffusa dal Vaticano. Il Pontefice "ha riposato bene, tutta la notte".
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Lieve miglioramento per Papa Francesco
Il bollettino medico di ieri sera, lunedì 24 febbraio, pur nella criticità della situazione, ha registrato un lieve miglioramento. Non si sono verificati nuovi episodi di crisi respiratoria asmatiforme.
Inoltre, alcuni esami di laboratorio mostrano segni positivi e la lieve insufficienza renale viene monitorata senza destare preoccupazione. Il Santo Padre continua a ricevere ossigenoterapia, ma con parametri ridotti rispetto ai giorni precedenti.
Nella giornata di ieri, Papa Francesco ha ricevuto l’Eucaristia e nel pomeriggio ha ripreso le sue attività lavorative telefonando anche alla parrocchia di Gaza per ringraziare della vicinanza espressa in un video di sostegno.
Le indiscrezioni, ieri si è temuto il peggio
Mai come in questo caso, il bollettino medico serale ha rassicurato i fedeli dopo una giornata di apprensione per le condizioni del Papa. Le prime preoccupazioni erano nate dalla notizia che alle 8 del mattino ancora riposava a differenza degli altri giorni.
Allarmante poi l’annuncio di un rosario in piazza San Pietro presieduto niente di meno che dal segretario di Stato Vaticano evocando ricordi delle veglie per Giovanni Paolo II nei giorni prima della sua morte nel 2005.
Ulteriore inquietudine è stata suscitata dalle parole del cappellano del Gemelli don Nunzio Currao sulla "spes contra spem", la speranza contro ogni speranza. Tuttavia, la speranza si riaccende con il bollettino serale, pur con prudenza.
Fedeli riuniti in Piazza San Pietro
Nonostante il miglioramento, infatti, i medici restano cauti. La complessità del quadro clinico consiglia prudenza e, per questo, la prognosi non è ancora stata sciolta.
Il Pontefice è ricoverato ormai da dodici giorni al Policlinico Gemelli e la sua convalescenza resta sotto stretta osservazione. Nel frattempo, la preghiera per la guarigione del Santo Padre si è fatta sempre più intensa.
Nella serata di ieri, alcuni fedeli e religiosi si sono ritrovati in Piazza San Pietro per la recita del Rosario presieduta dal cardinale segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin.
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Il cardinale Parolin invoca Maria
Parolin ha ricordato come da duemila anni il popolo cristiano preghi per il Papa nei momenti di malattia o pericolo. In questi giorni, l’intera comunità di fedeli si è stretta in preghiera per il Pontefice e da ieri sera anche la Santa Sede si è pubblicamente unita a questa supplica invocando Maria.
"Lo affidiamo alla potente intercessione di Maria Santissima - ha detto il cardinale Parolin - che invochiamo specialmente col titolo di Salus Infirmorum. Ella, che è nostra madre premurosa, lo sostenga in questo momento di malattia e di prova e lo aiuti a recuperare presto la salute".
L'augurio di Trump
L’eco della preoccupazione per la salute del Santo Padre è arrivato ovviamente anche negli Usa. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha espresso il proprio augurio affinché il Papa "stia bene" rispondendo a una domanda sulle sue condizioni.
Anche il presidente francese Emmanuel Macron, accanto a lui in un incontro istituzionale, ha inviato un messaggio di pronta e completa guarigione a Bergoglio.