Palù (Aifa): "Con la variante servono fino a 40 volte gli anticorpi. Terza dose anche per i minorenni"
Il presidente dell'Aifa non esclude la necessità del booster anche per gli under 18.
Il virus mutato con la variante Omicron è decisamente più contagioso. Questo oramai lo sappiamo bene. E lo sanno bene anche il Governo e l'Aifa, tanto che il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Giorgio Palù, che ha dato anche qualche numero in merito.
Per fermare la variante Omicron servono 40 volte gli anticorpi
La pericolosità della variante sudafricana - è stato detto sin dall'inizio - sta soprattutto nelle mutazioni sulla proteina Spike necessaria per agganciare le cellule umane, che sono più di trenta. Ma, e anche questo è stato più volte ribadito, a fronte di una maggiore capacità di contagio, non è scontato che ci siano manifestazioni più pesanti o effetti più gravi.
Al momento però non ci sono dati molto precisi, e anche le case farmaceutiche stanno provando a lavorare sui primi test per produrre un vaccino funzionale anche contro la variante. Anche perché, stando a quanto affermato da Palù in un'intervista al Corriere, per fermare il nuovo virus ci vorrebbe una quantità di anticorpi da 10 a 40 volte superiore a quelli che bastano per il ceppo originale.
Terza dose anche per i minorenni
Proprio per questo motivo secondo il presidente dell'Aifa e membro del Comitato tecnico scientifico, è importantissimo procedere con le terze dosi, allargando per quanto possibile la platea, anche agli under 18.
"I dati che arrivano dagli altri Paesi ci dicono che questo virus si sta diffondendo con maggiore velocità. Sappiamo che due dosi non sono sufficienti. Il booster si renderà necessario anche per i minorenni, per renderli più resistenti all'infezione e soprattutto alla malattia".