TRAGEDIA

Padre di cinque figli muore giocando a calcetto sotto gli occhi della moglie

Svenuta e ancora sotto shock la consorte che era andata a vederlo giocare

Padre di cinque figli muore giocando a calcetto sotto gli occhi della moglie
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Una tragedia nella tragedia, nella tragedia. Un destino crudele, ma anche il peggior incubo per una moglie e dei figli.

Matteo aveva solo 42 anni e se ne è andato per un malore accusato durante una partita di calcetto. Il tutto purtroppo sotto gli occhi della consorte, che era andata a vederlo giocare, svenuta e ancora sotto shock. Già perché la coppia aveva ben cinque figli che una fortuita disgrazia ora lascia senza un padre, a pochi giorni tra l'altro dalla Festa del papà.

Muore giocando a calcetto a soli 42 anni

Sembrava un martedì come gli altri: gli amici, il calcetto, la moglie in tribuna. Ma poi Matteo Ferrecchia, 43 anni e padre di cinque figli che viveva nella zona del mercato di Tagliuno, a Castelli Calepio, in provincia di Bergamo (Lombardia), si è accasciato a terra sul campo da gioco. Trasportato in ospedale, è deceduto nella notte.

Il fatto, come riporta il nostro Prima Brescia, è avvenuto il 12 marzo 2024 a Rovato (Brescia), nel centro "Tennis, Padel e Calcetto" di via Franciacorta, a pochi passi dal casello della A4. Non appena l'uomo si è accasciato a terra, è scattato l'allarme al 118 e sul posto è arrivato un elicottero, col quale Ferrecchia è stato trasportato in ospedale.

Le sue condizioni sono subito apparse gravissime. Anche la moglie di ha avuto bisogno di assistenza, perché mentre assisteva alle manovre di rianimazione è svenuta ed è stata portata al pronto soccorso. Per il 45enne non c'è stato nulla da fare

Lascia moglie e cinque figli

Tredici anni non ancora compiuti il più grande, poco più di un anno la più piccola. Poco più di un decennio separa i cinque figli di Matteo Ferrecchia, morto martedì 12 marzo a Rovato per un malore (emorragia cerebrale) mentre giocava a calcetto con gli amici. Non aveva mai avuto problemi seri di salute. Viveva a Castelli Calepio con la famiglia, molto unita: la moglie Carmela Luongo l’aveva conosciuta a 16 anni, in vacanza, e da allora sono sempre stati insieme.

Responsabile del magazzino della Itg srl di Palazzolo sull’Oglio, era arrivato a Castelli Calepio tanti anni fa, perché a Chiuduno il fratello di lei aveva trovato lavoro e aveva detto al cognato. La giovane coppia si era poi stabilita a Tagliuno, ai tempi del primo Covid, vicino alla piazza del mercato.

Per piangerlo sono giunti parenti dalla Toscana ma anche dalla Germania. Il corpo è alla casa del commiato lungo la Provinciale 91, a Castelli Calepio, da dove verrà trasportata al cimitero di Tagliuno per la cerimonia funebre officiata, come riporta il nostro Prima Bergamo, da un padre evangelista sabato alle 15.

"Gli volevano bene tutti – racconta la titolare della Itg di Palazzolo, Merilù Paparo – Non solo era un padre eccezionale, non solo era leale e sempre sorridente, ma era proprio uno che portava il sole sul posto di lavoro".

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