VICINO A BOLZANO

Orso devasta un'auto in Alto Adige cercando di stanare una preda

Ennesimo avvistamento in regione. Slittata intanto la decisione sull'abbattimento di Jj4 inizialmente prevista per oggi

Orso devasta un'auto in Alto Adige cercando di stanare una preda
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Sarà che non si fa che parlare di orsi, ultimamente, e quindi la soglia d'attenzione è altissima. Ma non s'erano mai registrati prima tanti episodi di cronaca su questo fronte.

L'ultimo non riguarda per fortuna un incontro ravvicinato con la nostra specie (come quello che causato la morte del giovane runner Andrea Papi a Caldes), ma ci è andato vicinissimo: a Novale di Fiè, in provincia di Bolzano, Alto Adige, all'ombra dello spettacolare massiccio dolomitico dello Sciliar, un orso ha devastato un'automobile posteggiata al limitare del centro abitato.

Orso devasta un'auto cercando di stanare una preda

Le potenti unghie dell'animale hanno letteralmente sfregiato la carrozzeria della vettura, ma non è stato un atto di "vandalismo", naturalmente: il plantigrado probabilmente stava inseguendo una preda che si è nascosta sotto la scocca della vettura.

A quanto pare tutti i rabbiosi sforzi per stanare l'animale (una volpe? un tasso?) sono risultati vani... eppure quando il proprietario dell'auto la mattina dopo s'è trovato davanti allo scempio devono essergli corsi i brividi lungo la schiena.

E' successo nella notte di martedì 9 maggio 2023 nei pressi dell'azienda agricola maso Oberpatiglhof.

"Un fatto anomalo, considerando che gli orsi sono per lo più vegetariani - afferma il direttore del dipartimento forestale Günther Unterthiner - Il comportamento di questo orso ci ha sorpreso". Tanto che un'altra ipotesi potrebbe essere che l'aniomnale s'è sentito attratto dal liquido dolciastro del radiatore perso dalla datata vettura.

I forestali comunque hanno trovato tracce di dna per cercare di identificare il plantigrado, anche se in Alo Adige gli orsi non stanziali non sono marchiati quindi non si sa se possa essere lo stesso esemplare che aveva lasciato impronte sulla neve un mese fa una quindicina di chiloemtri più a nord, a Barbiano, e distrutto due alveari.

Sarebbero in tutto tre gli orsi nelle zone di Val d’Ultimo, Barbiano ed Appiano.

Ecco quello filmato per strada in Val d'Ultimo solo tre settimane fa:

Le razioni della politica

"La politica ha creato le condizioni per la diffusione indiscriminata di lupi e orsi e ora la politica dovrebbe anche trovare una soluzione", accusa la consigliera provinciale Freiheitlichen Ulli Mair.

Il Südtiroler Volkspartei (Svp) ha depositato in consiglio provinciale un disegno di legge che punta a consentire l’abbattimento degli esemplari di lupo e orso considerati problematici, un testo che sostituirebbe quello di cui l’Alto Adige già dispone, ma che non è mai entrato in vigore per la mancanza di un parere dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), che sulla legge non si è mai espresso.

Il sindaco di Fiè Othmar Stampfer propone di introdurre un tetto massimo di esemplari e aggiunge:

"La politica ha iniziato a muoversi troppo tardi, solo dopo i tragici fatti del Trentino. Un’area abitata non è adatta alla presenza di tali animali e mi è stato detto che non ho potere.

Othmar Stampfer

E comunque lo Stato risarcisce i danni cagionati da animali da allevamento ma con i selvatici non si ha alcun diritto. Mi chiedo se questo sia giusto o se sia necessario fare maggiore chiarezza perché questo non può essere un habitat per gli orsi: se l’auto viene parcheggiata correttamente e un animale la danneggia in modo incontrollato qualcuno si deve pur fare carico di questo danno".

Sul tema, l'assessore provinciale Arnold Schuler ha annunciato una riforma della normativa per i risarcimenti per danni causati dai grandi predatori, prevedendo anche quelli alle autovetture, finora non previsti.

Oggi doveva esserci il pronunciamento su Jj4

Intanto oggi, 11 maggio 2023, era inizialmente previsto il pronunciamento definitivo sull'abbattimento o meno di Jj4, l'orsa accusata d'aver ucciso il runner Andrea Papi.

E invece no: la trattazione collegiale nel merito della vicenda circa l'abbattimento o meno dell'orsa Jj4 richiesta dal governatore trentino Maurizio Fugatti, ma respinta con tre decreti dalla sezione unica del Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, è stata rinviata al 25 maggio. Lo aveva deciso il presidente del Tar, Fulvio Rocco accogliendo le richieste di sospensione dell'abbattimento di quattro associazioni animaliste Enpa, Leidaa, Oipa e Lav.

Un'altra associazione, la Leal, è invece salita agli onori delle cronache per aver veicolato nei giorni scorsi i risultati di una perizia di parte secondo cui Andrea Papi non sarebbe stato ucciso da un'orsa femmina. A questo punto si attende che il Tar approfondisca il raffronto fra la dentatura di Jj4 e le ferite sul corpo del giovane ucciso e a questo punto verifichi anche l'accuratezza dell'analisi del dna che aveva portato a puntare il dito contro l'orsa attualmente rinchiusa nel centro faunistico Casteller.

CONTINUA: Non è stata un'orsa femmina a uccidere Andrea Papi: l'intervista ai due anatomopatologi forensi

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