Ora un "vaccino" anche per prevenire l'infarto: cos'è e come funziona Inclisiran
I poli scientifici mondiali interessati al reclutamento sono complessivamente 806, di cui 531 extra-Ue, 275 Ue e 20 italiani.
Un vaccino anti infarto: fantascienza? Assolutamente no, diciamo - piuttosto - un'ambiziosa ricerca che entra nel vivo.
Al Monzino di Milano parte la sperimentazione per questa tipologia di siero, con tre pazienti già arruolati pronti ad assumere il farmaco "Inclisiran" e partecipare allo "studio multicentrico internazionale Victorion-2p".
Un vaccino anti infarto: su che base?
Lo studio coinvolgerà complessivamente oltre 10mila pazienti in tutto il mondo e in Italia, in aggiunta al polo milanese, parteciperanno alla sperimentazione altri cinque centri.
I poli scientifici mondiali interessati al reclutamento sono complessivamente 806, di cui 531 extra-Ue, 275 Ue e 20 italiani, con un obiettivo di reclutamento nel nostro Paese di 200 persone.
In base a quanto spiegato Piergiuseppe Agostoni, direttore del Dipartimento di cardiologia critica e riabilitativa del Centro Cardiologico Monzino di Milano e professore di Malattie cardiovascolari dell'Università Statale di Milano e principal investigator al Monzino dello studio Victorion-2, l'obiettivo è quello di dimostrare che il nuovo farmaco di Novartis è in grado di ridurre il rischio eventi cardiovascolari gravi, come infarto e ictus, dimezzando i livelli di colesterolo cattivo Ldl-c.
È noto nella comunità scientifica come l’Ldl-c giochi un ruolo chiave nello sviluppo e la progressione delle malattie cardiovascolari e aterosclerotiche ed è dimostrato che, abbassandone i livelli nel sangue, si ottiene una riduzione della loro incidenza e della mortalità.
Un effetto che secondo il professore è ancora più importante nei soggetti più a rischio, come chi ha già sperimentato nella sua storia un evento cardiovascolare. Sono proprio questi i pazienti su cui si focalizza lo studio.
La sperimentazione
L'esempio principe è quello della prima paziente reclutata al Monzino: la donna due mesi fa ha avuto un grave infarto e nonostante la corretta assunzione della terapia, in questo lasso di tempo ha sempre riportato valori di colesterolo troppo alti rispetto a quelli indicati.
Sarà il nuovo farmaco Inclirisan ad essere somministrato ai pazienti volontari, ritenuto una delle innovazioni più importanti in ambito di prevenzione cardiovascolare nel nuovo millennio. Inclirisan sarebbe un farmaco di precisione che viene iniettato sottocute e che va direttamente a un bersaglio specifico senza altri target in diversi punti dell'organismo. Per questo motivo sarebbe ben tollerato e provocherebbe effetti collaterali meno gravi rispetto alle statine ad alte dosi.