un equilibrio fragile

Omicron 2 continua la sua corsa: già oltre un milione di italiani contagiati

Questa ennesima variante del virus, seppure meno letale, ha un grado di contagiosità mai visto prima. E si inizia a vedere...

Omicron 2 continua la sua corsa: già oltre un milione di italiani contagiati
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Non accenna ad appiattirsi la curva dei contagi Covid che, nel nostro Paese, soltanto nell'ultima settimana, segna un +8%, oltre che collocarci fra i Paesi d'Europa con più decessi. A cosa è dovuta questa recrudescenza del virus? Gli esperti parlano di un mix di ragioni: prima fra tutti l'altissima contagiosità di Omicron 2 a cui si aggiunge l'allentamento delle misure di contenimento.

Il governo, infatti, sta per varare l’allentamento della stretta anti Covid e l’Italia si sbarazzerà, a partire dal 31 marzo 2022, dello stato di emergenza. I numeri, però, invitano alla cautela.

Omicron 2 fa schizzare i contagi

La sotto variante Omicron BA.2, ormai al 60% nel mondo: non è più severa della Omicron originale e la vaccinazione con dose booster garantisce un'alta protezione da sintomi e ricoveri che si mantiene nel tempo. A confermarlo è l'immunologo Anthony Fauci:

"La sotto variante Omicron BA.2 sta assumendo un maggiore grado di dominanza a livello globale, che ormai arriva al 60%. Rispetto alla Omicron originale non c'è grande differenza. BA.2 non è più severa di BA.1 e l'infezione da BA.1 protegge molto bene dall'infezione BA.2. Entrambe però eludono la protezione del vaccino se non si è fatto il booster".

E tornano a crescere i contagi Covid nel mondo. Dal 7 al 13 marzo 2022 il numero settimanale "è aumentato dell'8% rispetto a quella precedente" avverte l'Organizzazione mondiale della sanità nell'ultimo report. Il dato dei decessi settimanali invece continua a essere in calo, del 17% a livello globale, ma l'Italia resta anche negli ultimi 7 giorni monitorati fra i primi tre Paesi in Europa per morti registrate.

L'area del Pacifico occidentale, quella africana e la regione europea hanno registrato un aumento dei nuovi casi settimanali rispettivamente del 29%, del 12% e del 2% rispetto alla settimana precedente; mentre registrano un calo la regione del Mediterraneo orientale (-24%), il Sudest Asiatico (-21%) e la regione delle Americhe (-20%).

Per quanto riguarda l'Europa i tre Paesi col numero più alto di nuovi casi settimanali sono Germania (1,3 milioni, +22%), Paesi Bassi (oltre 475mila, +42%) e Francia (oltre 419mila, +20%).

In Italia

Come già chiarito, numeri alla mano, al momento nel nostro Paese - nonostante la costante crescita dei contagi - ospedali e terapie intensive non sono ancora sotto pressione. Ciò accade perché l'alto numero di vaccinati garantisce a coloro che si contagiano di schivare la malattia grave e l'ospedalizzazione. Ma, con il costante aumento di casi, ci si chiede se fra un paio di settimane (considerando la platea di anziani, fragili e non vaccinati) la situazione sarà ancora in controllo. Va infatti tenuto presente che questa ennesima variante, seppure meno letale, ha un grado di contagiosità mai visto prima.

I nuovi casi di Covid-19 registrati in Italia ieri 16 marzo 2022, sono 72.568, i morti covid nell'ultima giornata sono 137: il dato dei decessi da inizio emergenza arriva quindi a 157.314. Il tasso di positività si attesta al 14,8% (+0,3%). Ma la cifra "monstre" a cui prestare maggiore attenzione è quella del attualmente positivi che sono 1.054.167 (+18.043).

Parliamo di più di un milione di persone che, anche se per la maggioranza dei casi non versa in gravi condizioni (fortunatamente), si ritrova in isolamento, impossibilitata a lavorare e con l'obbligo di limitare i contatti con il resto del mondo. Con numeri del genere, soprattutto se dovessero crescere ancora, sarà complicato mantenere un equilibrio sociale, considerando l'alto numero di "assenti".

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