COMMEMORAZIONE

Oggi il quinto anniversario della tragedia del Ponte Morandi a Genova

43 bambini hanno portato un pensiero ai parenti delle vittime

Pubblicato:
Aggiornato:

Cinque anni fa a Genova la tragedia del Ponte Morandi: erano le 11.36 quando il viadotto crollò improvvisamente uccidendo 43 persone.

Cinque anni fa la tragedia del Ponte Morandi a Genova

Oggi i loro nomi sono stati proiettati sul maxischermo allestito sulla facciata del palazzo della Regione Liguria in piazza De Ferrari.

Alla Radura della Memoria invece la cerimonia di commemorazione con un minuto di silenzio e il suono delle sirene delle navi in porto e le campane di tutta la Diocesi, infine una danza, mentre nella Chiesa parrocchiale di San Bartolomeo della Certosa, celebrata la Santa Messa officiata dall’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca.

Presenti alla Radura della Memoria (via Fillak sotto viadotto Genova San Giorgio) il sindaco Marco Bucci, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e il prefetto di Genova Renato Franceschelli.

43 bambini hanno portato un pensiero ai parenti delle vittime, deposta anche la corona della Presidenza del Consiglio dei Ministri da parte del vice presidente del Consiglio dei Ministri e ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.

Tra gli interventi anche quello dell’imam Salah Hussein e dell’arcivescovo di Genova monsignor Marco Tasca.

Ieri sera, domenica 13 agosto, Dal Teatro Carlo Felice, si è svolto il il concerto in memoria delle vittime del Ponte Morandi “Don’t forget to fly-Non dimentichiamoci di volare” del maestro pianista Remo Anzovino, organizzato dal Comitato Parenti delle vittime con il Comune di Genova e il Teatro Carlo Felice.

Il ricordo di Mattarella e Meloni

Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha rilasciato una dichiarazione:

«Il crollo del Ponte Morandi a Genova ha rappresentato un drammatico appello alle responsabilità di quanti sono incaricati di attendere ad un pubblico servizio, sia di coloro che provvedono, sul terreno, alla erogazione agli utenti, sia di chi deve provvedere alla verifica delle indispensabili condizioni di sicurezza.

Nel quinto anniversario del crollo, con il suo tragico bilancio di vite umane annientate, con la profonda ferita inferta alla Città di Genova e alle coscienze di tutti gli italiani, la Repubblica rinnova e rafforza i sentimenti di vicinanza e solidarietà ai familiari delle vittime e a quanti hanno visto sconvolgere la propria esistenza da una catastrofe tanto grave quanto inaccettabile.

Una vicenda che interpella la coscienza di tutto il Paese, nel rapporto con l'imponente patrimonio di infrastrutture realizzato nel dopoguerra e che ha accompagnato la modernizzazione dell'Italia. Un patrimonio la cui manutenzione e miglioramento sono responsabilità indeclinabili. La garanzia di mobilità in sicurezza è un ineludibile diritto dei cittadini.

Il trascorrere del tempo non attenua il peso delle responsabilità per quanto accaduto. Ed è responsabilità fare giustizia, completando l'iter processuale, con l'accertamento definitivo delle circostanze, delle colpe, delle disfunzioni, delle omissioni.

Con il sostegno del Paese intero, Genova ha saputo mettere in campo una grande reazione civile, che è divenuta forza ricostruttiva.

Il nuovo Ponte San Giorgio ha saputo essere un simbolo di ripartenza e di efficace collaborazione tra istituzioni ed espressioni della società.

Un risultato importante che dimostra ancora una volta come l'Italia sappia affrontare le sfide più difficili dando il meglio di sé nell'unità».

E così anche la premier Giorgia Meloni:

"Nel quinto anniversario del crollo del Ponte Morandi si rinnova il dolore per le quarantatré vite spezzate in una tragedia che ha colpito al cuore Genova, la Liguria e l’Italia intera.

Le quarantatré vittime, la sofferenza dei loro cari e i disagi degli sfollati rimarranno per sempre impressi nella nostra memoria. Così come non dimenticheremo mai l'eroismo dei soccorritori e l'impegno senza sosta dei tantissimi che, in quelle ore e in quei giorni drammatici, diedero testimonianza di quanto gli italiani sappiano donarsi al prossimo. L'orgogliosa reazione dei genovesi, vettore decisivo della ricostruzione e della rinascita della città, è un esempio altrettanto potente della capacità del nostro popolo di non lasciarsi mai abbattere dalle difficoltà, anche le più estreme, e di sapersi rialzare. Da questa forza, dalla collaborazione tra le Istituzioni e dalle migliori energie del sistema imprenditoriale italiano è nato quel 'modello Genova' che ha permesso, in tempi record, di ricucire lo strappo inferto dal crollo del Morandi con la costruzione del nuovo Ponte Genova San Giorgio.

Ma sono tante le domande poste da quella tragedia che sono ancora rimaste senza risposta. La rabbia, il dolore, la sete di giustizia dei familiari delle vittime sono sentimenti sacrosanti e che meritano tutto il nostro rispetto. A chi il 14 agosto 2018 ha perso un figlio, un genitore, un caro - tutto -, rinnoviamo oggi le doverose scuse dello Stato per ciò che è successo, pur consapevoli che nessuna parola sarà mai sufficiente a lenire la sofferenza e placare il desiderio di giustizia.

Il processo sul crollo del Morandi è ancora in corso. La giustizia sta lavorando e noi, come tutti gli italiani, confidiamo nel lavoro dei magistrati. Il nostro augurio è che la verità possa emergere con tutta la sua chiarezza e che i responsabili di quel disastro siano acclarati e accertati. Perché sarebbe davvero imperdonabile che questa tragedia nazionale possa rimanere impunita".

L’elenco delle vittime

In ordine alfabetico l’elenco delle vittime:

Luigi Matti Altadonna, 35 anni;
Melissa Bastit, 22 anni;
Giovanni Battiloro, 29 anni;
Camilla Bellasio, 12 anni;
Manuele Bellasio, 16 anni;
Francesco Bello, 41 anni;
Matteo Bertonati, 26 anni;
Stella Boccia, 24 anni;
Admir Bokrina, 32 anni;
Giovanna Bottaro, 43 anni;
Elisa Bozzo, 34 anni;
Alessandro Campora, 55 anni;
Juan Ruben Figueroa Carrasco, 60 anni;
Bruno Casagrande, 57 anni;
Cristian Cecala, 43 anni;
Crystal Cecala, 9 anni;
Andrea Cerulli, 47 anni;
Marta Danisi, 29 anni;
Marius Djerri, 22 anni;
Giorgio Donaggio, 57 anni;
Gerardo Esposito, 27 anni;
Alberto Fanfani, 32 anni;
Nathan Gusman, 21 anni;
Henry Diaz Henao, 28 anni;
Francesco Licata, 57 anni;
Anatoli Malai, 44 anni;
Dawna Munroe, 42 anni;
Axelle Place, 19 anni;
Juan Carlos Pastenes Rivillo, 64 anni;
Ersilia Piccinino, 41 anni;
Claudia Possetti, 47 anni;
William Pouzadoux, 22 anni;
Leyla Nora Rivera Castillo, 47 anni;
Roberto Robbiano, 44 anni;
Samuele Robbiano, 7 anni;
Alessandro Robotti, 50 anni;
Marian Rosca, 36 anni;
Gennaro Sarnataro, 43 anni;
Antonio Stanzione, 29 anni;
Carlos Jesus Erazo Trujillo, 23 anni;
Mirko Vicini, 30 anni;
Andrea Vittone, 49 anni;
Angela Zerilli, 58 anni.

Seguici sui nostri canali