Oggi, 29 ottobre, si celebra Chiara Luce Badano: chi era e la sua storia
Morta a soli 18 anni per un osteosarcoma, non perse mai la fede. La sepoltura in abito da sposa e il miracolo di Trieste
Oggi, domenica 29 ottobre 2023, la Chiesa celebra Chiara Luce Badano. Nata a Sassello, in provincia di Savona, il 29 ottobre 1971, morì a soli 18 anni (il 7 ottobre 1990) a causa di un osteosarcoma.
Chi era Chiara Luce Badano
Cresciuta nella comunità ligure, sin da bambina conobbe il movimento dei focolari nel quale entrò a far parte sin dal 1980, a soli 9 anni. Il suo impegno fu tra Albisola e Genova e fu indirizzato principalmente su bambini e anziani.
Studentessa di liceo classico, si traferì a Savona per gli studi, ma proprio nel capoluogo arrivarono le prime avvisaglie della malattia che ne avrebbe stroncato la giovanissima vita.
L'osteosarcoma
Nel 1988 durante una partita di tennis avvertì un forte dolore alla spalla. Gli esami medici svolti nei mesi seguenti portarono alla terribile diagnosi. Era febbraio 1989 quando le fu diagnosticato un osteosarcoma con metastasi.
Operata una prima volta alle Molinette di Torino fu sottoposta a chemioterapia e radioterapia. Nonostante la chirurgia, perse l'uso delle gambe e nel giugno successivo fu operata nuovamente, di laminectomia dorsale.
Durante il ricovero continuò a seguire le attività dei focolarini: donò i suoi risparmi a un amico in partenza per una missione nel Benin e realizzò lavori a mano da vendere per beneficenza. Oramai malata terminale nonostante gli interventi, trascorse gli ultimi mesi di vita a casa a Sassello fino alla morte sopraggiunta il 7 ottobre 1990.
Sepolta in abito da sposa
Non perse la sua grande fede neppure durante il periodo terribile della malattia. Due mesi prima della morte aveva dato disposizioni per le sue esequie, chiedendo di essere deposta nel feretro indossando un abito bianco da sposa, considerando il momento del suo trapasso il matrimonio con Gesù e, contestualmente, disponendo che le sue cornee fossero donate.
Chiara Lubich, fondatrice dei focolari, negli ultimi giorni della vita della giovane, le diede il soprannome di Chiara Luce. Le sue spoglie sono sepolte nella cappella di famiglia del cimitero di Sassello.
La beatificazione e il miracolo
L'11 giugno 1999 iniziò il processo di canonizzazione e il 21 agosto successivo gli atti furono trasmessi in Vaticano. Tra le ragioni addotte per la canonizzazione figurano la dedizione alla cura di bambini e anziani e il comportamento definito "eroico" davanti alla malattia. Chiara Badano fu dichiarata venerabile da Benedetto XVI il 3 luglio 2008.
In aggiunta a ciò, una commissione religiosa definì "miracolosa" la guarigione, attribuita all'intercessione di Badano, da meningite fulminante in fase terminale di un giovane di Trieste.
Il ragazzino era stato improvvisamente colpito da una meningite nel 2001 e ricoverato d’urgenza nell’ospedale infantile di Trieste. I disperati tentativi di salvarlo erano falliti, rendendo vano anche il trasferimento in un altro centro. Fu la mamma del ragazzo a non demordere, parlando con il fratello, aderente al movimento dei focolarini. Dopo una notte in preghiera chiedendo l'intercessione di Chiara Luce Badano, il ragazzino improvvisamente migliorò.
L'accaduto ne agevolò la causa di beatificazione, che fu celebrata il 25 settembre 2010 al Divino Amore di Roma.
Chi sono i focolari
Il Movimento dei focolari, ufficialmente Opera di Maria, è un movimento internazionale di rinnovamento spirituale e sociale che mira a contribuire all'unità della famiglia umana secondo il mandato evangelico Che tutti siano uno (Gv 17,21). Nato nella Chiesa cattolica, vi aderiscono anche cristiani di altre Chiese, seguaci di diverse religioni e persone di convinzioni non religiose. E' caratterizzato dalla vocazione al dialogo, a costruire ponti e rapporti di fratellanza tra singoli, popoli, ambiti sociali e culturali.
È stato fondato in Italia a Trento da Chiara Lubich nel 1943.