Papa amatissimo

Oggi, 22 ottobre, si celebra Papa Giovanni Paolo II: Karol Wojtyła, uno dei pontefici più amati

Il suo pontificato è uno dei più lunghi della storia

Oggi, 22 ottobre, si celebra Papa Giovanni Paolo II: Karol Wojtyła, uno dei pontefici più amati
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Oggi, giovedì 12 ottobre 2023, la Chiesa ricorda il Papa Giovanni Paolo II, probabilmente uno dei più amati della storia. Ripercorriamo in breve la storia di Karol Wojtyła.  

Perché il 22 ottobre si ricorda Papa Giovanni Paolo II

Il 22 ottobre si festeggia San Giovanni Paolo II in concomitanza con la data di insediamento di Karol Wojtyla al soglio pontificio. Quel giorno il pontefice si presentò al mondo con la celebre frase:

"Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo! Alla sua salvatrice potestà aprite i confini degli Stati, i sistemi economici come quelli politici, i vasti campi di cultura, di civiltà, di sviluppo. Non abbiate paura! Cristo sa "cosa è dentro l'uomo". Solo lui lo sa!".

Chi era Papa Giovanni Paolo II ricordato il 22 ottobre

Karol Wojtyła nacque a Wadowice, 18 maggio 1920. Morto in Vaticano il 2 aprile 2005  è stato il 264º papa della Chiesa cattolica e vescovo di Roma.

Primo papa non italiano dopo 455 anni, cioè dai tempi di Adriano VI (1522-1523), è stato inoltre il primo Pontefice polacco della storia e il primo proveniente da un Paese di lingua slava. Il suo pontificato è durato 26 anni, 5 mesi e 17 giorni ed è stato il terzo pontificato più longevo in assoluto, dopo quello di Pio IX e quello tradizionalmente attribuito a Pietro apostolo.

La morte della madre e la fede sin da bambino

Sua madre Emilia morì nel 1929 per insufficienza renale e per una malattia cardiaca congenita. Quando Karol, che aveva nove anni, seppe della notizia, disse:

"Era la volontà di Dio".

Suo fratello maggiore, Edmund, di professione medico, noto anche come Mundek, morì nel 1932 per aver contratto la scarlattina, all'età di ventisei anni, da un paziente. La sorella Olga, invece, era morta poco dopo la nascita nel 1914, prima ancora, dunque, che Karol nascesse. Dopo la morte della madre Emilia, suo padre, uomo molto religioso, si impegnò con tutte le forze per fare studiare il figlio Karol. La sua gioventù venne segnata da un intenso rapporto con l'allora numerosa e viva comunità ebraica di Wadowice.

La chiesa: i primi anni

Venne ordinato presbitero l'1 novembre 1946. Subito dopo egli si trasferì a Roma per proseguire gli studi teologici presso la Pontificia Università San Tommaso d'Aquino. Nella tesi di dottorato, che aveva per tema la dottrina della fede in San Giovanni della Croce, Wojtyła pose l'accento sulla natura personale dell'incontro dell'uomo con Dio.

Ritornato in Polonia nell'estate del 1948, la sua prima missione pastorale fu nel paesino di Niegowić, a venticinque chilometri da Cracovia. Nel marzo 1949 fu trasferito nella parrocchia di San Floriano a Cracovia. Insegnò etica all'Università Jagellonica della città e successivamente all'Università Cattolica di Lublino. Nel 1958 fu nominato vescovo ausiliare di Cracovia e quattro anni dopo assunse la guida della diocesi quale vicario capitolare.

Il 13 gennaio 1964, papa Paolo VI lo nominò arcivescovo di Cracovia. 

Da Karol Wojtyla a Giovanni Paolo II: l'elezione a Papa

Qualcuno pensa che la sua elezione, come quella del suo predecessore, sia stata frutto di un compromesso. Il 16 ottobre 1978 il conclave lo elesse all'ottavo scrutinio, con grande stupore di tutto il mondo, divenendo il primo pontefice non italiano dopo 455 anni. Prima di lui c'era stato Papa Adriano, olandese.

Alle 18.18 del 16 ottobre 1978 dal comignolo della Sistina si levò l'attesa fumata bianca. Si racconta che in un primo momento Wojtyła si volesse chiamare Stanislao I in onore del santo patrono della Polonia: tuttavia, poiché i cardinali gli fecero notare che era un nome che non rientrava nella tradizione romana, Wojtyła scelse Giovanni Paolo II, in ricordo del predecessore e per tener viva la sua memoria.

Nel suo primo breve discorso si definì come "un nuovo vescovo di Roma chiamato da un Paese lontano". Di quel discorso rimase famosa la frase:

"Se mi sbaglio mi corrigerete!".

L'attentato a Giovanni Paolo II

Difficile riassumere 26 anni di pontificato. Tra i tanti episodi che si ricordano c'è sicuramente l'attentato del 13 maggio 1981. Mehmet Ali Ağca, un killer professionista turco, sparò al Papa tre colpi di pistola in piazza San Pietro, pochi minuti dopo che egli era entrato nella piazza per un'udienza generale, colpendolo all'addome. Wojtyła fu presto soccorso e sopravvisse. Dopo l'attentato fu sottoposto a un intervento della durata di 5 ore e 30 minuti.

Nel Natale del 1983, volle andare in prigione per incontrare il suo attentatore e dargli il suo perdono. I due parlarono da soli per lungo tempo e la loro conversazione è rimasta privata.

La morte e l'ultimo "Amen"

Giovanni Paolo II morì alle 21.37 di sabato 2 aprile 2005, vigilia della Domenica della divina misericordia, a 84 anni. L'annuncio della morte venne dato dal portavoce vaticano Joaquín Navarro-Valls.

L'ultima parola pronunciata sarebbe stata "Amen".

I funerali si svolsero  venerdì 8 aprile, celebrati dal cardinale Joseph Ratzinger in qualità di decano del Collegio cardinalizio. Benedetto XVI sarebbe stato eletto Papa undici giorni dopo.

 

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