Oggi 12 ottobre 2023 si ricorda il Beato Carlo Acutis: chi era e la sua storia
La fede incontrata sin da bambino, la Comunione, la malattia, la beatificazione e la nomea del "patrono di Internet"
Oggi, giovedì 12 ottobre 2023, la Chiesa ricorda il Beato Carlo Acutis. Ma chi era? Ripercorriamo la storia del giovane, scomparso proprio il 12 ottobre 2006 a soli 15 anni.
Chi era Carlo Acutis, Beato ricordato il 12 ottobre
Carlo Acutis nacque a Londra il 3 maggio 1991, figlio di Andrea Acutis, esponente dell'alta borghesia di Torino, e di Antonia Salzano. I genitori in quel periodo si trovavano in Inghilterra per lavoro e lì nacque Carlo.
La famiglia poi si trasferì a Milano, dove il piccolo Carlo trascorse l'infanzia e la prima parte della giovinezza, frequentando la scuola elementare e le medie presso le suore Marcelline e i primi anni di liceo classico presso l'Istituto Leone XIII. Frequentava abitualmente la parrocchia della chiesa di Santa Maria Segreta.
Carlo Acutis, la fede cattolica
Sin da piccolo dimostrò una certa vicinanza alla religione e alla fede, tanto che un sacerdote lo ritenne pronto per ricevere la Prima Comunione con un anno di anticipo rispetto ai classici 8 anni.
Era particolarmente devoto all'Eucaristia - che chiamava "la mia autostrada verso il Cielo" - e la Madonna, e tutti i giorni frequentava ma Lessa e recitava il Rosario. Ma non solo: viveva la fede e il messaggio della Chiesa in prima persona, sempre gentile e pronto ad aiutare il prossimo.
La passione per l'informatica e il nome di "patrono di Internet"
Tra le sue grandi passioni c'era l'informatica, e anche questa veniva utilizzata per divulgare i messaggi della religione. Realizzava siti web per divulgare e testimoniare la fede. Per questo motivo dalla sua beatificazione viene chiamato e identificato come il "patrono di Internet" (e non è detto che questo non possa avvenire davvero un domani).
La morte e la beatificazione di Carlo Acutis
All'età di 15 anni, però, Carlo Acutis venne colpito da una leucemia fulminante che non gli lasciò scampo. Ricoverato al San Gerardo di Monza, morì in soli tre giorni il 12 ottobre 2006.
Prima di morire dichiarò di voler offrire le sue sofferenze per il Papa e per la Chiesa e promise alla madre Antonia che le avrebbe dato molti segni della sua presenza. La madre, in seguito, ha dichiarato di aver avuto delle visioni di Carlo in sogno, il quale le avrebbe promesso che avrebbe avuto altri figli; ciò è accaduto realmente nel 2010, quando sono nati i gemelli Michele e Francesca Acutis, che hanno seguito l'esempio del fratello sviluppando una grande fede religiosa.
E' stato ufficialmente beatificato nell'ottobre 2020 nella basilica superiore di San Francesco d'Assisi.
"Concediamo che il venerabile servo di Dio Carlo Acutis, laico, che con l'entusiasmo della giovinezza coltivò l'amicizia con Gesù, d'ora in poi sia chiamato beato. E la sua memoria liturgica sia celebrata ogni anno il 12 ottobre, giorno della sua morte", disse quel giorno il cardinale Agostino Vallini.