Nuovo congedo parentale: durata, età, retribuzione, smart working e genitori single. Cosa cambia (in meglio)
Innalzata l'età del figlio sino ai 12 anni. Modifiche importanti anche per la paternità e il lavoro da casa.
Conciliare la vita lavorativa con quella privata e familiare non è semplice. Per migliorare un po' la situazione il Governo ha dato il via libera a due schemi di decreto legislativo per recepire le direttive europee in materia. Il primo disciplina il diritto all'informazione sugli elementi essenziali del rapporto di lavoro e sulle condizioni di lavoro e la relativa tutela, il secondo punta a migliorare la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza (caregivers), in modo tale da rendere più facile la condivisione delle responsabilità di cura tra uomini e donne e la parità di genere in ambito lavorativo e familiare.
Congedo parentale: cosa cambia
Tre le principali novità per il congedo parentale. La prima prevede l'aumento dalla durata complessiva del congedo per i genitori soli da dieci a undici mesi.
La seconda mira a modificare l'indennità del congedo. A spiegare le modifiche è una nota del ministro del Lavoro Andrea Orlando:
“Il livello della relativa indennità è del 30 per cento della retribuzione, nella misura di tre mesi intrasferibili per ciascun genitore, per un periodo totale complessivo pari a sei mesi. Ad esso si aggiunge un ulteriore periodo di tre mesi, trasferibile tra i genitori e fruibile in alternativa tra loro, cui è connessa un’indennità pari al 30 cento della retribuzione. Pertanto, fermi restando i limiti massimi di congedo parentale fruibili dai genitori, i mesi di congedo parentale coperto da indennità sono aumentati da sei a nove in totale. L’indennità spettante ai genitori, in alternativa tra loro, per il periodo di prolungamento fino a tre anni del congedo parentale usufruito per il figlio in condizioni di disabilità grave, è del 30%”.
In caso di figli in condizione di disabilità grave, il periodo di prolungamento del congedo parentale è fino a tre anni e l’indennità spettante ai genitori, in alternativa tra loro, è sempre del 30%.
La terza, invece, prevede di innalzare l'età del bambino per cui i genitori possono usufruire del congedo, che passa da 6 a 12 anni.
Il provvedimento prevede anche significative novità per il congedo di paternità obbligatorio di 10 giorni, che entra pienamente a regime. Il padre può richiederlo dai due mesi precedenti alla nascita del figlio ai cinque successivi.
Lo smart working
Con lo smart working entrato prepotentemente nelle nostre abitudini, non poteva mancare un accenno anche al lavoro agile. I datori di lavoro saranno tenuti a dare priorità negli accordi sullo smart working alle richieste presentate da lavoratori con figli fino a 12 anni o disabili (in questo caso non c'è limite di età) e caregivers.
Il Ministero del Lavoro ha chiarito in una nota un aspetto fondamentale: il lavoratore che presenta richiesta di smart working per stare più vicino ai figli non può essere sanzionato, demansionato, licenziato, trasferito e sottoposto a misure peggiorative delle sue condizioni di lavoro.
Esteso anche il diritto all’indennità di maternità per le lavoratrici autonome e le libere professioniste, anche in caso di astensione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio.