Nuovo codice della strada, dimezzato il consumo di vino: e allora il ristorante... ti riporta a casa lui
C'è chi ha pensato a un "car sharing con autista", una rete di trasporto condiviso serale attraverso minivan dedicata a chi non vuol rinunciare a bere il vino a pranzo o a cena
Il nuovo Codice della strada e gli italiani a tavola. Le nuove disposizioni e le abitudini legate alle degustazioni del Dio Bacco.
Sperare nella buona sorte o sacrificare drasticamente il piacere di un "buon bicchiere"?
Ormai da qualche settimana, tra polemiche e proteste, sono gli interrogativi che animano un dibattito sempre più acceso e che ha fatto scattare il grido d'allarme tra i ristoratori.
E mentre qualcuno ha aguzzato l'ingegno, altri la vedono in maniera decisamente più pessimistica.
Effetti del Codice, crolla il vino a tavola in Toscana
E' emblematico quanto sta avvenendo in Toscana, una delle nostre eccellenze vinicole. Nella terra del Chianti, del Brunello di Montalcino, del Vino Nobile di Montepulciano e di molti altri, le vendite nel settore hanno subito un calo che alcuni stimano addirittura del 50%.
Con un'ulteriore dato che sa di beffa: sempre più avventori optano per "soluzioni" analcoliche come ad esempio il gin e il rum senza alcol.
Occhio a quanto si beve, le idee alternative
Ecco allora che per salvare il "cassetto" (ovvero l'abituale servizio del vino a tavola) a qualcuno sono venute idee alternative.
Come ad esempio a Stefano Sinibaldi, proprietario del bistrot “Mezzo Km” a Venturina Terme (poco meno di 10mila anime in provincia di Livorno), che ha pensato bene di correre ai ripari aguzzando il cervello.
Che fare dunque?
Per salvare il "cassetto", chi beve lo porta a casa il ristoratore
L'idea è quella di un progetto condiviso, che coinvolga tutti i ristoratori del territorio per una sorta di "car sharing con autista" dedicato a chi non vuol rinunciare a bere il vino a pranzo o a cena con parenti o amici.
In buona sostanza, creare una rete di trasporto condiviso serale attraverso minivan.
E potrebbe essere in rampa di lancio anche il possibile slogan dell'iniziativa: "Meno rischi, più gusto e più socialità".
Del resto, in attesa di adesioni alla sua idea, il ristoratore ha già avviato un servizio gratuito di trasporto a casa per i clienti che possono richiedere il servizio al momento della prenotazione.
Anche se molti colleghi ristoratori hanno già arricciato il naso e anche i tassisti sembrano non gradire.
Le altre alternative... una bottiglia di vino in 18 persone
Ma c'è chi, numero alla mano non nasconde la sua preoccupazione.
Anche a fronte di casi che magari fanno un po' sorridere o sembrano rievocare i classici stereotipi di clienti... scozzesi o genovesi.
Invece, il "problema" riguarda tutti. Come ha raccontato recentemente in modo eclatante Giorgio Barchiesi, uno degli chef tv più noti di Italia:
"Il nuovo Codice della strada si fa sentire, e al massimo prendono una bottiglia di vino in 18. Hanno paura di prendersi qualche legnata e non posso proprio dare loro torto. Questa è stata la reazione immediata, ma non so se durerà di più o se poi l’effetto psicologico di questi giorni si stempererà".
Accompagnare i clienti a casa? C'è chi storce il naso
E sul servizio di accompagnamento condiviso Barchiesi come altri sembrano avere perplessità.
Come metterla con quei clienti che arrivano da lontano e dunque arrivano inevitabilmente con la propria auto?
Da qui la proposta ai clienti di bere con moderazione, magari a inizio pranzo o cena in modo da smaltire, oppure di rispolverare una soluzione già adottata tempo fa soprattutto dai giovani il sabato sera: far guidare chi del gruppo generalmente è astemio o non beve.
I casi più emblematici legati al nuovo Codice
Di fronte a un dibattito piuttosto acceso vale pena ricordare cosa prevedono le disposizioni del nuovo Codice della strada in uno dei suoi casi più emblematici.
Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 grammi per litro, la contravvenzione è punita sempre con sanzione detentiva e pecuniaria, ma con una portata più "pesante", rispetto a prima: l'arresto da 6 mesi e un anno e l'ammenda da 1.500 a 6mila euro. E naturalmente è confermata anche in questa circostanza la sanzione accessoria della sospensione della patente da uno a due anni.
Sperare nella buona sorte è una stupidità. Il vino senza alcool che vino è? Bere un buon vino mangiando è un vero piacere.bere con moderazione e controllare con alcooltest prima di mettersi alla guida