Nuovi pericolosi esperimenti a Wuhan? Musk "cinguetta": "Sarebbe preoccupante"

Elon Musk riposta, nelle scorse ore, sul suo seguitissimo account di X ( social di sua proprietà) un post del giovane imprenditore Martio Nawfal, in cui, con toni apocalittici si lascia intendere che l’Istituto di Virologia di Wuhan stia lavorando ad oscuri nuovi esperimenti su un virus dei pipistrelli "stranamente simile al Covid-19. HKU5-CoV-2 può già infettare le cellule umane ed è correlato a un virus con un tasso di mortalità del 30%".

Um … what?

Is this definitely real? If so, very concerning. https://t.co/YRmRBDUkdR

— Elon Musk (@elonmusk) February 27, 2025

"È davvero così? Se fosse vero, sarebbe molto preoccupante".

Il panico è servito, pur partendo da un fatto scientifico veritiero. E' infatti vera la scoperta, così come è vero che molti esperti invitino alla cautela.

Elon Musk ritwitta post su un "nuovo Covid"

Il patron di Tesla ha condiviso questo post, di Martio Nawfal, che lascia intendere un possibile complotto di laboratorio. Nawfal commenta così:

"L’Istituto di Virologia di Wuhan – sì, quel laboratorio – si sta preparando per nuovi esperimenti su un virus dei pipistrelli stranamente simile al Covid-19. HKU5-CoV-2 può già infettare le cellule umane ed è correlato a un virus con un tasso di mortalità del 30%. Ora i ricercatori vogliono testarlo su topi umanizzati, perché l’ultima volta ha funzionato così bene. La dottoressa Alina Chan, biologa molecolare del Broad Institute del MIT e di Harvard, ha definito i piani “inquietanti”, avvertendo che le misure di biosicurezza del WIV sono uno scherzo, eppure eccoli qui, a giocare di nuovo con il fuoco. Cosa potrebbe andare storto?"

Come fonte, Nawfal, cita il Daily Mail. Effettivamente il Daily Mail, un giorno fa, pubblicava un articolo sul tema, dal titolo:

"Il laboratorio di pipistrelli di Wuhan collegato alla pandemia di Covid sta conducendo nuovi esperimenti "inquietanti" sul virus... mentre emerge un nuovo coronavirus".

Assolutamente il linea con i toni sensazionalistici di Musk e Nawfal. Ecco cosa dice l'articolo:

"All’inizio di questo mese i ricercatori dell’ormai famoso Wuhan Institute of Virology (WIV) hanno affermato di aver trovato un nuovo virus con sorprendenti somiglianze con Covid nei pipistrelli. Chiamato HKU5-CoV-2, mostra già un potenziale simile per infettare le cellule umane ed è strettamente correlato a un noto coronavirus che uccide fino a un terzo delle persone infettate. Ora esperti indipendenti si dicono preoccupati per il fatto che il WIV abbia intenzione di condurre esperimenti sul nuovo virus simili a quelli che potrebbero aver scatenato la pandemia di Covid".

Meno risalto viene dato al commento del professor Simon Clarke, esperto di microbiologia cellulare, dell'Università di Reading, ha dichiarato al Sun:

"La scoperta di un altro coronavirus di pipistrello che riesce ad entrare nelle cellule umane e animali sbloccandole allo stesso modo del Covid-19 è naturalmente preoccupante e preoccuperà le persone, ma non dovrebbe essere poi così sorprendente. Questo modo di accedere alle cellule è probabilmente molto più comune di quanto pensiamo, e più gli scienziati cercano queste cose, più è probabile che trovino esempi."

Come è andata?

Ma come sono andate realmente le cose? Un gruppo di scienziati cinesi guidato da Shi Zhengli, che lavora presso il Guangzhou Laboratory insieme a ricercatori della Guangzhou Academy of Sciences, della Wuhan University e del Wiv ha scoperto un nuovo coronavirus.

Si tratterebbe di un nuovo lignaggio del coronavirus HKU5, identificato per la prima volta nel pipistrello giapponese a Hong Kong, che proviene dal sottogenere del merbecovirus, il quale include il virus di sindrome respiratoria mediorientale (Mers). Questo è in grado di legarsi all’enzima di conversione dell’angiotensina umano, lo stesso recettore usato dal virus Sars-CoV-2, che causa il Covid-19, per infettare le cellule.

“Segnaliamo la scoperta e l’isolamento di un lignaggio distinto (lignaggio 2) di HKU5-CoV, che può utilizzare non solo l’Ace2 del pipistrello, ma anche l’Ace2 umano e vari ortologhi dell’Ace2 dei mammiferi (geni trovati in specie diverse con un’origine comune)” hanno scritto i ricercatori in un articolo pubblicato sulla rivista a revisione paritaria Cell.

Appare quantomeno stridente, se lo scopo dei ricercatori fosse quello di mettere in atto pericolose sperimentazioni, che sia loro premura inviare la scoperta ad una rivista scientifica che ne darà eco internazionale.

Ciò ovviamente non significa che non verranno condotte analisi ed esperimenti, ma il tema è l'intenzione di operare nell'ombra, che pare essere smentita dal fatto che l'articolo è comparso il 18 febbraio 2025, con tutti i dati allegati e le firme degli scienziati coinvolti.

Analisi in corso

I dati scientifici confermano che esista questo HKU5 ma sono ancora in atto dibattiti circa la sua reale pericolosità. Cell ha pubblicato, inoltre, un articolo di ricercatori dell’Università di Washington a Seattle e dell’Università di Wuhan che sostiene come, malgrado il ceppo HKU5 possa legarsi ai recettori Ace2 dei pipistrelli e di altri mammiferi, questo non abbia un legame umano “efficiente”.

Il team di Shi, invece, ha affermato che l’HKU5-CoV-2 si è adattato meglio all’Ace2 umano rispetto al lignaggio 1 del virus e “potrebbe avere una gamma di ospiti più ampia e un potenziale maggiore di infezione interspecie”. Per questo, è necessario un maggiore monitoraggio del virus, anche se la sua efficienza è risultata “significativamente inferiore” rispetto a quello del Covid-19 e che il “rischio di insorgenza nelle popolazioni umane non dovrebbe essere esagerato”.

Quindi, la scienziata accusata dalle teorie del complotto, è in realtà la stessa che sta invitando a non abbassare la guardia e approfondire il tema della trasmissibilità nonostante il "rischio di insorgenza nelle popolazioni umane non dovrebbe essere esagerato".

Veniamo ad un secondo punto, la ricerca conferma che il lignaggio 2 del merbecovirus HKU5-CoV che infetta i pipistrelli può utilizzare l'ACE2 umano come recettore di ingresso cellulare.

"Tuttavia, il potenziale rischio di spillover umano dei merbecovirus animali deve ancora essere studiato. Ma emergono nuovi rischi".

Tradotto: i rischi ci sono, non sappiamo ancora in quel misura, servono studi e non narrazioni scientifiche tese a suggerire complottismi. 

Vero è l'invito alla cautela

E' invece vero, come testimoniano le dichiarazioni sul tema, all'Ansa, del virologo Francesco Broccolo, dell'Università del Salento, che molti esperti invitano alla cautela. I risultati pubblicati sulla rivista Cell dal gruppo della virologa Jing Chen hanno dimostrato il nuovo virus si aggancia alle cellule umane utilizzando lo stesso recettore, Ace2, utilizzato dal virus SarsCoV2.

"Questa caratteristica rappresenta un elemento di particolare attenzione per il rischio di spillover".

E ancora:

"La coltivazione su cellule umane - prosegue il virologo - potrebbe favorire la selezione di varianti sempre più adattate all'ospite umano, considerando l'elevata capacità dei coronavirus di evolversi rapidamente". Le perplessità riguardano soprattutto le modalità di manipolazione del virus in vitro, che "potrebbero accelerare artificialmente processi che in natura avverrebbero in tempi molto più lunghi o potrebbero non verificarsi affatto".

Chi è Martio Nawfal

Marito Nawfal è un giovane imprenditore con cittadinanza australiana, noto per la sua influenza su X e il supporto di Elon Musk. Laureato in Banca e Finanza, ha avviato la sua carriera nel 2012 con Athena Group e ha fondato Froothie, un’azienda di e-commerce. Successivamente, è entrato nel settore delle criptovalute, lanciando nel 2017 l’International Blockchain Consulting Group e nel 2020 NFT Tech, oltre a diverse altre iniziative.

Su X, Nawfal ha 1,7 milioni di follower e modera "The Roundtable Show", un podcast che ospita dibattiti senza censure con personaggi di spicco come Musk, Hunter Biden e Andrew Tate. Nawfal elogia Musk per il suo impegno nella libertà di parola, ritenendolo un difensore del dialogo aperto contro la censura.