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Che curriculum!
Nuove tute spaziali “fashion”: la prima donna sulla Luna ci va... con stile
E' già donna dei record essendo colei che ha passato più giorni nello spazio: ben 328
To the moon and back; per la prima volta a toccare il suolo lunare ci sarà anche una donna: l'astronauta Christina Koch che - con il suo curriculum di tutto rispetto - si è guadagnata uno dei quattro posti a disposizione per tornare sulla Luna, nel 2025.
La prima astronauta sulla Luna
L'uomo torna sulla Luna: l'obiettivo della Nasa è quello di inviare i suoi astronauti sulla Luna nel 2025, cinquant'anni dopo le missioni Apollo. Si partirà quindi con delle operazioni definite preparatorie, come la Artemis 2, prevista per novembre 2024. Fra i protagonisti di questa missione, oltre a Victor Glover, Reid Wiseman e Jeremy Hansen, ci sarà anche Christina Koch, prima donna destinata a compiere quest'impresa.
Christina Koch è nata in Michigan nel 1979, è un ingegnere elettrico e fisico, e vanta un master in scienze dell'energia elettrica conseguito nel 2002.
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Dopo gli studi Koch lavora come ingegnere elettrico al Laboratory for High Energy Astrophysisc del GFSC, insegnando nello stesso periodo fisica al Montgomery College. Successivamente partecipa a missioni di ricerca in Antartide e Groenlandia, fino al 2012 quando lavora per il NOAA come ingegnere sul campo in Alaska e in Polinesia.
L'arrivo alla NASA
Nel 2013 Koch viene selezionata nel NASA Astronaut Group 21, iniziando successivamente l'addestramento come candidata per poter effettuare viaggi nello spazio. Nel 2015 diventa ufficialmente astronauta, prendendo inizialmente servizio nel ramo delle operazioni dell'equipaggio della ISS dell'ufficio astronauti Nasa.
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La sua prima missione risale al 14 marzo 2019, mentre il 18 ottobre con Jessica Meir effettua il primo intervento tutto al femminile nello spazio. Il 28 dicembre dello stesso anno supera il record di permanenza nello spazio per una donna, pari a 328 giorni.
Sulla Luna con stile
Gli astronauti che si apprestano a questa impresa sulla Luna avranno tute spaziali più eleganti e flessibili. Le tute lunari saranno bianche come lo erano durante il programma Apollo della NASA più di mezzo secolo fa, in modo da riflettere il calore e mantenere freschi i futuri moonwalker.
La NASA ha assegnato ad Axiom Space un contratto da 228,5 milioni di dollari per fornire gli abiti per il primo allunaggio in oltre 50 anni. Un dipendente Axiom ha modellato una tuta spaziale facendo squat e torcendo in vita per dimostrare la sua flessibilità. Insomma, comodità e stile.
