via alle somministrazioni

Novavax, Costa: "Facciamo scegliere quale vaccino ricevere"

Il sottosegretario: "L'obiettivo è vaccinare il più possibile e non c'è carenza di dosi".

Novavax, Costa: "Facciamo scegliere quale vaccino ricevere"
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Nei prossimi giorni partiranno le somministrazioni del vaccino  Novavax, il siero che potrebbe convincere anche una buona fetta di No vax a inocularsi.  E così, dato che le scorte ci sono, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa lancia un appello alle Regioni: "Chi vuole riceverlo abbia la possibilità di sceglierlo".

Novavax, via alle somministrazioni

In alcune regioni le prenotazioni sono già partite, in altre le somministrazioni inizieranno a brevissimo (la Lombardia darà il via venerdì 25 febbraio). Novavax è l'ultima speranza del Governo per abbattere le resistenze dei sei milioni di italiani ancora non vaccinati, o almeno di una parte di essi. Questo perché l'ultimo siero approvato è un vaccino "alla vecchia maniera", che dovrebbe generare meno dubbi rispetto a quelli a mRna (Pfizer e Moderna) che tanto hanno fatto discutere nel mondo No Vax (ma  che, va detto, oltre ad essersi dimostrata efficiente è stata comunque oggetti di studio per diversi lustri).

Costa: "Sì alla scelta"

Al momento, come avvenuto sinora per gli altri vaccini, non c'è la possibilità di scegliere. Ma proprio perché l'obiettivo è convincere anche gli scettici - e perché le dosi ci sono - sarebbe importante cambiare rotta. Lo sa bene il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che a SkyTg24 ha aperto a questa possibilità:

"Oggi non c'è una carenza di dosi, entro fine febbraio ne arriverà un milione, e l'obiettivo è vaccinare il più possibileChi intende vaccinarsi con Novavax deve poterlo fare, faccio un appello alle Regioni su questo".


Perché può convincere i No vax (o parte di essi)

Si può dire che  vaccino Novavax è un siero "bio", a base di proteine ricombinanti che contengono nanoparticelle e utilizza un agente patogeno per stimolare la risposta immunitaria. Una tecnica non nuova: è la stessa che ha permesso di realizzare i vaccini in uso per l'epatite B e la meningite.

Il siero contiene anche un adiuvante (la saponina) che rafforza la risposta immunitaria indotta. Una volta somministrato, il sistema immunitario identificherà le particelle proteiche come estranee e produrrà difese naturali tramite anticorpi IgG ed IgM selettivi e tramite la produzione dei linfociti T e B. Se, in seguito, la persona vaccinata entra in contatto con il virus, il sistema immunitario riconoscerà la proteina Spike e sarà pronto ad attaccarla.

Gli effetti collaterali verificati sono stati sintomi influenzali come mal di testa, dolore muscolare, stanchezza e senso di malessere.

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