Novantenne col riscaldamento acceso e le finestre chiuse: in casa c'erano 60 gradi

Il grande caldo di questi giorni sta facendo sudare gran parte dell'Italia. E questo rende la storia che stiamo per raccontarvi davvero pazzesca. E per fortuna non ci sono state conseguenze per la protagonista, una novantenne di Ancona, che era in casa con le finestre chiuse e il riscaldamento acceso al massimo. Quando gli operatori della Croce Gialla sono entrati per salvarla si sono trovati in quello che non hanno esitato a definire "un forno": nell'abitazione c'erano circa 60 gradi.

Anziana in casa col riscaldamento acceso

Una storia davvero pazzesca quella raccontata da E' Tv Marche, una delle televisioni del nostro gruppo editoriale Netweek. Siamo nella tarda serata di sabato 13 luglio in zona Tavernelle ad Ancona, quando gli operatori dell'ambulanza sono intervenuti nell'abitazione di due fratelli novantenni, con le finestre chiuse e il riscaldamento acceso al massimo.

All'arrivo dei soccorritori l’anziana era stesa sul letto priva di sensi, e non riusciva a parlare.

"C'era freddo"

Il fratello della donna avrebbe spiegato la situazione riferendo che “era freddo” e per questo aveva acceso il riscaldamento. La donna era inevitabilmente, visto il caldo torrido di questi giorni, in uno stato di forte disidratazione. La Croce Gialla è subito intervenuta subito spegnendo il riscaldamento e aprendo le finestre.

“Sembrava di stare di fronte ad un forno acceso” avrebbero riferito membri dell’equipaggio.

Per precauzione, i sanitari hanno avuto l’accortezza di aspettare qualche minuto prima di trasportare l’anziana, perché la signora sarebbe passata da una temperatura attorno ai 60 gradi dentro casa all’aria condizionata dell’ambulanza, quindi molto probabilmente il quadro clinico sarebbe ulteriormente peggiorato.