Esperimento a sue spese

No, Di Caprio non ci stava sulla zattera: il regista di Titanic risponde con la scienza a 25 anni di critiche

James Cameron ha detto più volte di sentirsi "perseguitato" dalle polemiche sul finale del film, così ha deciso di presentare uno studio scientifico che dimostra che il personaggio maschile "doveva per forza morire".

No, Di Caprio non ci stava sulla zattera: il regista di Titanic risponde con la scienza a 25 anni di critiche
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Tutti, tutti, tutti l'hanno pensato: perché anche Jack non è salito su quella zattera vicino alla sua Rose? Il finale amaro di uno dei blockbuster più iconici della storia del cinema, Titanic, è da sempre oggetto di polemiche da parte dei fan che avrebbero voluto un lieto fine e invece si sono ritrovati una Kate Winslet surgelata che si salva in corner consegnando alle acque gelide il suo bellissimo amore nuovo di pacca. A distanza di 25 anni, la pellicola risale al 1997 infatti, il regista James Cameron mette un punto alla dibattuta vicenda, affidandosi ad una simulazione scientifica che gli dà ragione.

Insomma, Leo era spacciato.

La zattera della discordia

Titanic: la scienza conferma, Leo non ci stava sulla zattera

James Cameron ha messo mano al portafoglio commissionando e documentando uno studio scientifico che, tramite simulazione, dimostra che Jack - ovvero Leonardo di Caprio - su quella zattera non avrebbe potuto salire. Da quando il film è uscito nelle sale per la prima volta, infatti, il mantra che viene ripetuto al cineasta è che Rose (Kate Winslet) avrebbe potuto fare spazio a Jack su quella zattera di fortuna rappresentata da una porta galleggiante, salvandogli così la vita.

"Jack doveva morire"

Cameron ha detto più volte di sentirsi "perseguitato" dalle polemiche dei fan sul finale del film, così ha deciso di presentare uno studio scientifico che dimostra che il personaggio maschile "doveva per forza morire".

"Abbiamo condotto uno studio scientifico per porre fine a tutta questa faccenda una volta per tutte. Abbiamo realizzato un'analisi forense approfondita con un esperto di ipotermia che ha riprodotto la zattera del film. Faremo un piccolo speciale che uscirà a febbraio. Due controfigure della stessa corporatura dei due attori originali sono stati equipaggiati con sensori sul corpo e dentro il corpo e sono stati messi in acque ghiacciate. Le rilevazioni e i test hanno confermato che non si sarebbero potuti salvare entrambi", ha spiegato il regista.

E ancora:

"Jack doveva morire. È una storia di amore, sacrificio e mortalità, l'amore si misura con il sacrificio, come in Romeo e Giulietta", ha concluso.

C'è da scommettere che i fan più romantici non vorranno nemmeno sentire le ragioni della scienza.

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